Page 82 - Rassegna 2024-3
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DOTTRINA




             SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. Le normative europee e i timori internazionali sull’Artificial
                       Intelligence.  -  3.  Il  Patto  europeo  e  i  progetti  a  supporto  dell’Artificial
                       Intelligence.  -  4.  L’esegesi  di  Google  sull’AI  Act  proposto  dall’Unione
                       Europea. - 5. Conclusioni.

             1.  Premessa
                  Un recente studio della New York University pubblicato sulla nota rivista
             scientifica Science  ha dimostrato come l’IA potrebbe svelare le modalità con le
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             quali i bambini apprendono le parole e il lessico nei loro primi mesi di vita. Se
             si considera che l’IA non è altro che una macchina addestrata ad acquisire, svi-
             luppare, elaborare e processare informazioni per poi arrivare ad una soluzione,
             imparando degli errori commessi per migliorarsi continuamente, si comprende
             come attui lo stesso meccanismo che negli esseri umani viene effettuato dal cer-
             vello. Seguendo tali principi i ricercatori hanno monitorato, attraverso una tele-
             camera montata su un caschetto, le attività quotidiane di bambini di età com-
             presa tra i sei mesi e i due anni.
                  Acquisite e documentate le consuete abitudini di una bambina hanno, suc-
             cessivamente, adottato un sistema di generic learning mechanism proiettando audio
             e video realizzati dalla prospettiva della bambina stessa come istruzioni per l’ap-
             prendimento dell’IA. I risultati ottenuti saranno utili per sviluppare un sistema
             di intelligenza artificiale capace di imparare il linguaggio con metodi e modi
             molto simili a quelli degli esseri umani. Nello specifico, il comportamento e
             l’apprendimento dei bambini è stato considerato il modello ideale per compren-
             dere come le persone imparino le parole e come le stesse poi vengono associate
             agli oggetti attraverso la vista. La scelta di studiarlo attraverso l’intelligenza arti-
             ficiale è stata ritenuta un approccio innovativo soprattutto per le somiglianze
             nei processi di apprendimento che potrebbero esserci tra quelle di un bambino
             e quelle di una macchina gestita dall’intelligenza artificiale. Durante l’esperi-
             mento,  gli  scienziati  hanno  scelto  una  rete  neutrale  relativamente  generica
             facendola esercitare con registrazioni e video di una bambina impegnata nello
             svolgimento di attività giornaliere quali giocare, sfogliare un libro con un geni-
             tore, colorare, disegnare ecc, in modo da abbinare le attività esercitate alle paro-
             le utilizzate dagli adulti nel descriverle.
                  Gli esiti ottenuti hanno evidenziato che il modello di IA usato è riuscito
             ad  imparare  l’abbinamento  parola-oggetto  presente  nelle  esperienze  vissute
             dalla bambina.

             1    Rivista  scientifica  ‘Science’  del  1°  febbraio  2024  -  Vol.  383,  Issue  6682,  pp.  504-511  -
                  Grounded language acquisition through the eyes and ears of  a single child - (https://www.science.org
                  /doi/10.1126/science.adi1374).

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