Page 78 - Rassegna 2024-3
P. 78

DOTTRINA




             prevenzione efficaci in questo ambito occorre dismettere la tesi della mela mar-
             cia e concentrarsi su quali siano le aspettative sociali e ordinamentali riposte
             sulle polizie e su come vengano filtrate dai saperi di polizia e dai singoli opera-
             tori. In questa direzione, solo per portare alcuni esempi:
                    più chi è al governo considererà il sistema delle polizie come il proprio
             braccio armato e farà in modo che la società stessa percepisca le polizie come
             a tutela degli interessi di una parte, più lo stesso sistema di polizia inizierà a per-
             cepirsi come forza a tutela di chi sta al governo, orientando anche le scelte del
             singolo operatore in tale direzione;
                    più la richiesta sociale e politica rivolta alle polizie sarà di difendere ad
             ogni costo la comunità da rischi o minacce, più tollerata e accettabile sarà la dero-
             ga ai limiti all’uso della forza in situazioni in cui la comunità (quella parte di
             comunità con più potere di farsi ascoltare) si sente effettivamente minacciata, a
             prescindere dalla reale pericolosità di quella minaccia;
                    più la cultura professionale di polizia, anche solo a livello locale o setto-
             riale, percepirà di essere investita di poteri speciali o di un’autonomia tale da
             sfuggire nei fatti a ogni tipo di controllo interno o esterno, più i singoli opera-
             tori appartenenti a quella struttura si sentiranno svincolati dal seguire le regole
             ordinarie e “prenderanno la legge nelle proprie mani” - per usare un’espressio-
             ne tipica della cultura anglosassone che indica il farsi giustizia da sé - sentendosi
             unici depositari di cosa è giusto e cosa è sbagliato.
                  Così, al fine di orientare il singolo operatore di polizia nell’agire quotidia-
             no è senz’altro utile fissare standard, protocolli e linee-guida che prevedano una
             rigida progressione delle tecniche di coartazione in un continuum che va dalla
             forza meno invasiva a quella potenzialmente letale e organizzare corsi di forma-
             zione sulle tecniche di de-escaltation e sulla comunicazione in situazioni critiche,
             così come istituire e rafforzare gli strumenti di controllo interno ed esterno -
             comprendendo tra questi anche i codici identificativi e le bodycam - che favo-
             riscano l’emersione di casi di abuso della forza.
                  Al tempo stesso occorre però agire a livello sociale, culturale e politico, da
             un lato evitando che una parte della società venga esclusa dalla sfera dei diritti
             e diventi destinataria di politiche e discorsi discriminatori e, dall’altro, riducendo
             gli  spazi  dell’emergenza  che  portano  inevitabilmente  ad  aumentare  gli  spazi
             della discrezionalità amministrativa per affrontare minacce reali o presunte. È
             in questi contesti che si è disposti ad accettare pratiche di polizia altrimenti non
             tollerabili e, dunque, a formulare aspettative sociali e ordinamentali non coeren-
             ti con i parametri democratici dell’assoluta necessità e proporzionalità nell’uso
             della forza.

             76
   73   74   75   76   77   78   79   80   81   82   83