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DOTTRINA
1. Premessa
Il sequestro preventivo e la confisca, nei profili teorici e nei risvolti pratici,
costituiscono il tema di questo lavoro.
La centralità dell’argomento è un fatto notorio. Ne rappresenta un indice
la normazione europea (Decisione quadro n. 738/2006, Direttiva 2014/42/UE
e Regolamento 17 ottobre 2018 per il mutuo riconoscimento dei provvedimenti
di confisca) e la recente tumultuosa proliferazione delle forme di confisca;
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infatti alla misura ablatoria tradizionale (la confisca di proprietà) di cui all’art.
240 c.p., con il tempo sono state affiancate la confisca cosiddetta per equivalen-
te, “appannaggio” di un numero ristretto (benché crescente) di fattispecie pena-
li ; la confisca cosiddetta “allargata” ex art. 240-bis c.p. e art. 85-bis d.P.R. n. 309
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del 1990 (già art. 12-sexies d.l. n. 306 del 1992), che può essere disposta soltanto
in relazione ad alcune specifiche figure criminose, in forma tentata o consuma-
ta e ha ad oggetto beni che non hanno alcun collegamento, neppure indiretto,
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con il reato , la confisca cosiddetta di prevenzione (artt. 19, 52 ss. d.lgs. n. 159
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1 Sul punto, Sabra Piazza, Le confische nel codice penale e nella legislazione penale, in Le confische penali,
Patrimoni, garanzie, economia, a cura di De Gennaro e Levita, Dike, Roma, 2020, pp. 31 ss.
2 Si fa riferimento, ex plurimis, al reato di usura (art. 644, ultimo comma, c.p.); all’art. 322-ter c.p.
(… è sempre ordinata la confisca dei beni che ne costituiscono il profitto o il prezzo salvo che
appartengano a persona estranea al reato ovvero, quando essa non è possibile, la confisca di
beni, di cui il reo ha la disponibilità, per un valore corrispondente a tale prezzo o profitto) e alle
disposizioni di parte speciale che a questo fanno rinvio, ivi compresi l’art. 648-quater, secondo
comma, c.p. (con riguardo ai reati-acquisto di cui agli artt. 648, 648-bis, 648-ter e 648-ter.1 c.p.),
l’art. 600-septies c.p. (in riferimento ai reati-contratto di cui agli artt. 601 ss.), l’art. 474-bis c.p. (in
relazione tra l’altro al delitto di cui all’art. 474 c.p.), l’art. 452-undecies c.p. (con riguardo tra l’altro
al reato contratto di cui all’art. 452-sexies c.p.), l’art. 452-quaterdecies, comma 3, c.p. (in relazione
al reato-contratto previsto dal primo comma della medesima norma). Si aggiunge la confisca
per equivalente prevista dalla l. 16 marzo 2006, n. 146, in tema di reati transnazionali.
3 Per Cass. Sez. I, 28 maggio 2013 - 20 giugno 2013, n. 7189, Guarnieri, in CED Cass., m.
255633, “in mancanza di ulteriori specificazioni, [la norma] non autorizza alcuna distinzione
fra reato consumato e reato tentato, in quanto non collega la confisca al provento o al profitto
del reato, bensì ai beni di cui il condannato non può giustificare la provenienza lecita, indipen-
dentemente dalla loro fonte che si presume derivante dalla complessiva attività illecita del sog-
getto”. Contra, Cass., Sez. II, 23 settembre 2010 - 7 ottobre 2010, n. 36001, Fasano, ivi, m.
248164, in tema di tentata estorsione, in cui è stata evidenziata l’autonomia, rispetto al reato
di estorsione, espressamente menzionato, del tentativo, anche alla luce della giurisprudenza di
legittimità che ha costantemente affermato, in tema di esclusioni oggettive dall’amnistia e dal-
l’indulto e in tema di arresto in flagranza, che le relative norme operano solo nelle ipotesi di
reato consumato, quando solo queste siano indicate. Tra i vari reati presupposto, sono inclusi
il commercio di materiale pedopornografico (art. 600-ter, comma 2 e 600-quater.1 c.p.); usura
(art. 644 c.p.); ricettazione (art. 648 c.p.), riciclaggio (art. 648-bis c.p.), impiego di denaro e beni
di provenienza illecita in attività economiche o finanziarie (art. 648-ter c.p.), autoriciclaggio
(art. 648-ter.1 c.p.), importazione, detenzione al fine di commercio e commercio di sostanze
stupefacenti (tranne il caso di cui all’art. 73, comma 5, d.P.R. 309 del 1990: art. 85-bis d.P.R. n.
309 del 1990). Tuttavia, la platea si amplia se si considerano i delitti di associazione per delin-
quere finalizzati alla commissione dei reati contemplati direttamente dall’art. 240-bis c.p.
4 Cass., Sez. un., 17 dicembre 2003 - 19 gennaio 2004, n. 920, Montella, ivi, m. 226490.
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