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IL CONTRASTO AL LAVORO SOMMERSO
presuntivi di maggiori ricavi, salvo prova contraria. Inoltre, le percentuali di
ricarico, accertate con riferimento a un determinato anno fiscale, costituiscono
validi elementi indiziari, da utilizzare secondo i criteri di razionalità e prudenza,
per ricostruire i dati corrispondenti relativi ad anni precedenti o successivi.
4. Conclusioni
Questa revisione delle sanzioni amministrative, legate al lavoro sommerso,
si inserisce all’interno di un quadro più ampio.
Infatti, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a suo tempo, ha
pubblicato un primo decreto, Decreto Ministeriale n. 221 del 19 dicembre 2022,
con l’adozione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso per il trien-
nio 2023-2025, da realizzare attraverso azioni specifiche finalizzate a prevenire
e contrastare il lavoro sommerso nei diversi settori dell’economia .
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Come spiega il Dicastero, il Piano nazionale rappresenta per l’Italia l’op-
portunità di dotarsi - per la prima volta - di una strategia stabile in grado di valo-
rizzare il ruolo e le sinergie tra i diversi attori, non solo istituzionali, coinvolti
nella prevenzione, nel contrasto del lavoro irregolare e nella valutazione delle
politiche, secondo un approccio multi-agenzia, anche in relazione alle diversità
dei settori produttivi e dei contesti territoriali. In particolare, in linea con le indi-
cazioni del PNRR, il Piano nazionale delinea azioni volte a:
a)affinare le tecniche di raccolta e delle modalità di condivisione dei dati
sul lavoro sommerso, volto a migliorare la conoscenza del fenomeno da parte
di tutte le Autorità competenti, la creazione di reti interistituzionali di coopera-
zione, anche informatica, tra le Autorità finalizzate a condividere il patrimonio
informativo sul lavoro sommerso e favorire una più approfondita conoscenza
dell’evoluzione del fenomeno in funzione di monitoraggio e prevenzione di
possibili ed inediti scenari di irregolarità;
b) introdurre misure dirette e indirette per trasformare il lavoro sommerso
in lavoro regolare, in maniera che i benefici dall’operare nell’economia regolare
superino i costi del continuare ad operare nel sommerso;
c) realizzare una campagna informativa rivolta ai datori di lavoro e ai lavo-
ratori, con il coinvolgimento attivo delle parti sociali, in linea con le più recenti
6 Sono stati poi pubblicati ulteriori due decreti attuativi: Il D.M. n. 58 del 6 aprile 2023 che pre-
vede modifiche al Piano in particolare in tema di fenomeni migratori e caporalato in agricol-
tura e ridefinisce il cronoprogramma e il D.M. n. 57 del 6 aprile 2023 che stabilisce le regole
di costituzione del Comitato ministeriale di controllo per l’attuazione degli obiettivi.
Riteniamo opportuno aggiungere la più recente Legge 12 luglio 2024, n. 101, di conversione,
con modificazioni, del D.L. n. 63 del 15 maggio 2024, recante “Disposizioni urgenti per le
imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico
nazionale”, che si sofferma doverosamente sulla complessa lotta al caporalato nell’agricoltura.
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