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DOTTRINA




             come  l’impatto  sia  estremamente  notevole.  Tuttavia,  dal  report  Istat  del  14
             ottobre 2022, emerge come la pandemia abbia avuto un effetto di riduzione in
             termini di cifre;
                    la criminalità intesa come corruzione, estorsione, evasione fiscale, reati
             fallimentari e societari, usura, traffico di sostanze stupefacenti, gioco d’azzardo,
             contrabbando, contraffazione, prostituzione, traffico illecito di rifiuti. Si eviden-
             zia come i proventi di tali attività siano reimmessi nell’economia al fine di essere
             ripuliti. Poiché nord e centro Italia presentano una maggiore densità di attività
             economiche,  spesso  tali  proventi  vengono  ripuliti  attraverso  investimenti
             immobiliari in questa area geografica del nostro Paese. I mercati di riferimento
             sono, tuttavia, sia nazionali che esteri. Si aggiunge come il riciclaggio di capitali
             esteri sia, invece, piuttosto ridotto grazie alle politiche di controllo più stringenti
             e quindi meno favorevoli alla proliferazione di tale fenomeno proveniente da
             paesi oltre confine. Inoltre, un’ulteriore declinazione della criminalità è la crimi-
             nalità organizzata, con particolare riferimento alle mafie presenti sul territorio,
             sia domestiche che internazionali, che da sempre riesce a penetrare nel tessuto
             socioeconomico del nostro Paese.
                  Sinteticamente, queste minacce vanno a definire un rischio di riciclaggio
             piuttosto elevato. Al riciclaggio, si aggiunge poi la valutazione del finanziamen-
             to del terrorismo. Sempre dall’analisi del CSF si annovera come tale fenomeno
             sia dipendente da alcune fenomenologie caratterizzanti il nostro Paese:
                    il terrorismo a livello internazionale che interessa il territorio italiano in
             maniera significativa e rappresentante quindi un elemento esplicativo del finanzia-
             mento del terrorismo. Tale fenomeno si declina in due forme: confessionale e non
             confessionale. Le forme di finanziamento vengono individuate nell’autofinanzia-
             mento, al money transfer e al sistema hawala. Inoltre, si cita il trasporto fisico di dena-
             ro, il commercio di auto rubate, il sistema di carte prepagate e monete virtuali;
                    il terrorismo domestico, che risale agli Anni di Piombo con le stragi e il
             terrorismo di destra e di sinistra. Ad oggi, sebbene tali organizzazioni risultino
             essere  state  smantellate,  permangono  dei  movimenti  e  in  particolare  quello
             anarchico insurrezionalista e marxista leninista. Non si può, invero, affermare
             che questi movimenti siano però significativi in termine di minaccia.
                  Se ne conclude che il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrori-
             smo dipendono da una serie di “elementi” che caratterizzano la realtà italiana.
             Difatti, dipendono strettamente dalla presenza di una criminalità organizzata

                  distribuzione o possesso sono proibite dalla legge, sia quelle che, pur essendo legali, sono
                  svolte da operatori non autorizzati. Le attività illegali incluse nel Pil dei Paesi Ue sono la pro-
                  duzione e il commercio di stupefacenti, i servizi di prostituzione e il contrabbando di siga-
                  rette”. ISTAT (2022), L’economia non osservata nei conti nazionali, anni 2017-2020, Report.

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