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DOTTRINA
Il fenomeno considerato è il Trade-Based Money Laundering (TBML).
L’analisi ha come obiettivo quello di formulare degli indicatori di rischio che
siano in grado di mettere in evidenza paesi e settori commerciali più esposti al
traffico di proventi illeciti. Le ipotesi di lavoro individuate nello studio sono
quattro e in particolar modo si riferiscono alla sovra registrazione o sotto regi-
strazione delle importazioni ed esportazioni dell’Italia in relazione ad altri paesi.
Questo al fine di trasferire all’estero le risorse illecite, ottenere sussidi e crediti
d’imposta, far rientrare capitali illeciti e la limitazione dell’ammontare di dazi da
pagare. La variabile d’interesse è la discrepanza, in termini statistici, espressiva
dei flussi illegali. Tale variabile è spiegata da una serie di fattori che vengono
inseriti in un modello econometrico. In particolare:
il PIL pro capite del paese con il quale avviene lo scambio al fine di cat-
turare il livello di sviluppo dello stesso;
la distanza poiché maggiore è la distanza, minore è la probabilità che vi
siano rapporti commerciali;
l’appartenenza ad accordi commerciali ed economici. Infatti, l’apparte-
nenza riduce la probabilità che vi possano essere delle discrepanze date dal fatto
che sussistono dei controlli (ad esempio doganali) e standard da rispettare;
l’apertura del Paese, in quanto maggiori sono gli scambi commerciali in
relazione alla dimensione del paese, maggiore è la probabilità che vi siano anche
flussi illegali. A tal fine la variabile considerata è denominata TROPEN (somma
di importazioni ed esportazioni divisa per il valore del PIL);
al fine di tener conto del regime fiscale del Paese, si considera come
variabile esplicativa l’aliquota applicata sui profitti commerciali;
infine, si considerano le tariffe doganali applicate dai Paesi partner
dell’Italia in relazione ad ogni settore.
Tale analisi viene svolta al fine di determinare in una seconda fase, gli indi-
catori di rischio di riciclaggio e, quindi, fornire un’indicazione su quei settori e
partner che presentano una sensibilità maggiore ai flussi illegali. I risultati prin-
cipali sono che la probabilità di flussi anomali aumenta all’aumentare del grado
di opacità del partner con il quale avvengono gli scambi, ma anche all’aumen-
tare dell’attrattività finanziaria e al diminuire della stabilità del paese partner.
4.2 IARM project e supporto all’attività di indagine e investigativa
L’art. 55, comma 1, c.p.p. dispone quanto segue: La polizia giudiziaria deve,
anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conse-
guenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova
e raccogliere quant’altro possa servire per l’applicazione della legge penale.
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