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L’IMPIEGO DI MODELLI ECONOMETRICI IN SUPPORTO DELL’ATTIVITÀ DI INTELLIGENCE
NELLA LOTTA AL FENOMENO DEL RICICLAGGIO
In considerazione dei settori di attività, quello che presenta indicatore più
elevato è la ristorazione. A seguire si hanno le attività che offrono servizi di ripa-
razione di computer e beni destinati ad uso personale o domestico, attività che
offrono servizi per la cura della persona (centri benessere, estetici…). Un setto-
re particolarmente esposto è quello delle case da gioco e centri scommesse.
Le minacce individuate sono state classificate sia su base di area geografica
che settoriale. Specificamente:
a livello regionale si individuano quali minacce: la criminalità organizza-
ta, il traffico di sostanze stupefacenti, lo sfruttamento sessuale, il traffico illecito
di prodotti del tabacco, la contraffazione e l’evasione fiscale;
a livello settoriale si individuano: criminalità organizzata ed evasione fiscale.
Anche per le vulnerabilità si ha la medesima classificazione:
a livello regionale si individua: un intenso utilizzo del contante, l’opacità
della ownership delle imprese, la presenza di luoghi (aeroporti, porti, stazioni…)
e mezzi (servizi di money transfer) che facilitano flussi illeciti;
a livello settoriale si individua: un intenso utilizzo del contante, l’opacità
della ownership delle imprese, la redditività del settore considerato.
Il lavoro di Riccardi, Milani e Camerini (2018), come sopra indicato, con-
sidera 110 province e 77 settori di attività. Minacce e vulnerabilità sono ripor-
tate in maniera più dettagliata in riferimento al contesto subnazionale.
Per le minacce:
a. la criminalità organizzata viene considerata in funzione di due aspetti
della stessa, ovvero la presenza e l’infiltrazione nel tessuto sociale ed economi-
co. La presenza della mafia è misurata come numero di omicidi a stampo mafio-
so e associazioni a stampo mafioso. L’infiltrazione viene misurata sulla base del
numero di comuni sciolti per infiltrazione mafiosa e immobili e imprese confi-
scate alle mafie;
b. per i mercati illeciti, questi sono analizzati in funzione dei proventi ille-
citi derivanti dal traffico di droga, dei traffici illeciti sui prodotti del tabacco,
della contraffazione e dello sfruttamento sessuale;
c. l’evasione fiscale e l’economia sommersa vengono considerate in termini di
tax gap misurato dall’Agenzia delle Entrate e dalla stima di manodopera irregolare.
Le regioni con maggior presenza e infiltrazione della criminalità organizzata
sono quelle del sud, nonché regioni settentrionali e centrali quali Piemonte,
Liguria, Lombardia ed Emilia-Romagna. Il mercato illecito più esteso è la
Lombardia. Come percentuale di PIL rappresentata dai proventi illeciti, alla regio-
ne che presenza valore più elevato è la Campania. Evasione fiscale ed economia
sommersa caratterizzano, ancora una volta, maggiormente le regioni meridionali.
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