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L’IMPIEGO DI MODELLI ECONOMETRICI IN SUPPORTO DELL’ATTIVITÀ DI INTELLIGENCE
                                 NELLA LOTTA AL FENOMENO DEL RICICLAGGIO




               che è estremamente estesa e radicata nel tessuto sociale, in grado di riuscire a
               produrre proventi illeciti immessi poi nel circuito economico. Si aggiungono,
               poi, ulteriori illiceità quali corruzione, estorsione, evasione fiscale, reati falli-
               mentari e societari che sono ulteriore fonte di minaccia. Il terrorismo, attraverso
               la contaminazione internazionale, assume caratteristiche nuove con una conse-
               guente difficoltà di individuazione dello stesso.
                    A quanto sopra riportato, si aggiungono ulteriori fattori di rischio. In par-
               ticolare, la pandemia ha evidenziato aree di rischio quali i finanziamenti con
               garanzia statale. Il rapporto UIF 2021 evidenzia due casistiche riconducibili alla
               richiesta di finanziamento. In primo luogo, si riscontra una mancanza di quei
               requisiti per l’accesso al finanziamento. Secondariamente, sono stati riscontrati
               utilizzi impropri dei fondi rispetto alla destinazione per i quali questi erano stati
               concessi.  L’approvazione  del  PNRR,  che  permette  di  ricevere  finanziamenti
               dall’Unione Europea, potrebbe essere oggetto di interesse di soggetti che, attra-
               verso comportamenti anomali, hanno come obiettivo quello di eludere il siste-
               ma al fine di ottenere un vantaggio in termini economici.
                    La valutazione del rischio, come si è sopra citato, prende in considerazione
               diverse variabili. Qui di seguito saranno riportate evidenze empiriche che permet-
               tono di dare delle indicazioni oggettive circa gli indicatori di rischio di riciclaggio.
                    In primo luogo, si fa riferimento all’uso del contante in Italia. Il contante
               è sicuramente uno dei mezzi di pagamento principali. L’evoluzione finanziaria
               e tecnologica consente, tuttavia, ad oggi di poter facilmente sostituire il denaro
               con tante con nuove forme di pagamento “telematico”, facendo ricorso ad una
               semplice connessione alla rete. I nuovi strumenti di pagamento, ad esclusione
               delle  criptovalute,  garantiscono  una  certa  agevolezza,  nonché  sicurezza  data
               dalla  tracciabilità  del  denaro.  L’uso  del  contante  rimane  ad  oggi  nel  nostro
               Paese, tuttavia, predominante. Basti pensare ai periodi di crisi finanziaria vissuti.
               Il contante rappresenta una certezza in fasi incerte. Inoltre, le attività criminali
               si basano sul denaro contante quale mezzo di pagamento e guadagno, grazie alla
               peculiarità della non tracciabilità.
                    L’analisi econometrica di Giammatteo (2019) ha come obiettivo la valuta-
               zione dell’uso del contante in considerazione del fenomeno di riciclaggio ed
               elabora degli indicatori di rischio a livello geografico. In particolare, tali indica-
               tori di rischio sono riferiti a specifiche aree geografiche del territorio italiano.
                    Il denaro collegato ad attività illecite è inteso come parte del denaro che
               residua da un’attualizzazione del denaro depositato per una quota espressiva
               dell’economia di quell’area. Il modello econometrico ha come variabile di inte-
               resse il rapporto tra i flussi contanti e quelli elettronici (cash ratio).


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