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DOTTRINA




                  La VI direttiva prevede la modifica degli ordinamenti interni mediante
             l’adozione di circostanze aggravanti qualora il reato di riciclaggio sia commesso
             da  un’organizzazione  criminale,  quando  il  reo  sia  destinatario  di  obblighi  in
             materia di antiriciclaggio o qualora lo abbia commesso nell’esercizio della pro-
             pria attività professionale e se i beni riciclati abbiano un alto valore o proven-
             gano da attività criminose gravi. Altresì la direttiva ribadisce la previsione di
             responsabilità a carico dell’ente o della persona giuridica, nel caso in cui le con-
             dotte siano commesse nell’interesse o a vantaggio delle stesse da parte di chi ne
             esercita poteri dirigenziali o anche per carenza nella sorveglianza o controllo
             che ne abbiano, quindi, agevolato l’attività di riciclaggio.
                  Doveroso è osservare che molti aspetti sopra citati sono già presenti nel
             nostro ordinamento quali la modifica al codice penale per cui non è più richie-
             sta alcuna condizione di procedibilità per perseguire il riciclaggio o la ricettazio-
             ne commessi all’estero da cittadini italiani, ovvero, la modifica della definizione
             dei reati presupposto per le ipotesi di ricettazione, riciclaggio, impiego di beni
             di provenienza illecita ed autoriciclaggio, che vengono estese ai delitti colposi e
             a quelli contravvenzionali, purché puniti con pena edittale dell’arresto superiore
             nel minimo a sei mesi e nel massimo a un anno.
                  Per quanto attiene, invece, alla responsabilità amministrativa a carico di
             enti o persone giuridiche è stato normato dal d.lgs. 231/2001.
                  Il nostro legislatore, pertanto, risulta molto attento alla materia afferente il
             riciclaggio  visto  che  ha  apportato  autonomamente  ulteriori  istituti  quali  ad
             esempio l’art. 648 quater c.p. che prevede la confisca obbligatoria del prodotto
             e profitto anche nella forma per equivalente, alla quale nella fase delle indagini
             preliminari corrisponde il sequestro preventivo nelle medesime forme (art. 321,
             comma 2 e 2-bis c.p.p.), e per interposta persona, con possibilità per il Pubblico
             Ministero  di  compiere  indagini  patrimoniali  finalizzare  all’applicazione  della
             speciale misura ablatoria anche oltre il termine di quelle preliminari.
                  Sempre per quanto attiene alle modifiche nel nostro ordinamento si rap-
             presenta l’ultima modifica apportata dalla legge 22/2022 recante disposizioni in
             materia  di  reati  contro  il  patrimonio  culturale,  che  ha  introdotto  nel  nostro
             codice penale ulteriori reati specifici:
                    art. 518 quater “ricettazione di beni culturali”;
                    art. 518 quinquies “impiego di beni culturali provenienti da delitto”;
                    art. 518 sexies “riciclaggio di beni culturali”;
                    art. 518 septies “autoriciclaggio di beni culturali”.
                  In ultimo, tracciando le innovazioni apportate grazie agli interventi della
             Comunità Europea è doveroso citare l’istituzione, ai sensi del regolamento UE

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