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L’IMPIEGO DI MODELLI ECONOMETRICI IN SUPPORTO DELL’ATTIVITÀ DI INTELLIGENCE
                                 NELLA LOTTA AL FENOMENO DEL RICICLAGGIO




                    Non è casuale, infatti, che la DIA spenda grandi energie nell’analisi di que-
               sto ambito, visto che lo stesso restituisce importantissimi spunti investigativi
               nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo.
                    Infatti, l’attività informativa nel settore finanziario costituisce un importan-
               tissimo strumento riconosciuto dallo stesso Legislatore che introduce un prezio-
               so strumento con il d.lgs. 231 del 21 novembre 2007, attribuendo alla Direzione
               Investigativa  Antimafia  il  potere  di  accertare  e  contestare  le  violazioni  degli
               obblighi disciplinati dallo stesso decreto, nonché di effettuare gli approfondi-
               menti investigativi relativi alle informazioni ricevute nell’ambito della coopera-
               zione internazionale e alle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) attinenti alla
               criminalità organizzata trasmesse dall’Unità finanziaria per l’Italia (U.I.F.).
                    Quanto emerge dalla relazione è che l’aumento negli ultimi anni di segna-
               lazioni sospette è stata corredata dall’adozione di nuovi modelli di analisi e di
               sviluppo,  nonché  dal  costante  aggiornamento  dell’applicativo  informatico
               Elaborazioni  Investigative  Operazioni  Sospette  (E.L.I.O.S.),  che  consente  di
               processare in tempo reale tutte le segnalazioni ricevute dalla DIA e di rendere
               fruibili  tutte  le  informazioni.  Questo  applicativo  sarà,  tra  l’altro,  oggetto  di
               un’importantissima revisione approvata con apposito protocollo che prevederà
               l’introduzione dell’intelligenza artificiale.
                    Nella relazione sono elencati tre modelli di analisi impiegati per le SOS e
               rispettivamente:
                      analisi massiva: consente l’individuazione di target operativi all’esito di
               interrogazioni multiple nei principali database in uso alla DIA sia di persone
               fisiche che giuridiche segnalate, anche al fine di rilevare potenziali profili di atti-
               nenza delle operazioni a contesti di criminalità organizzata;
                      analisi fenomenologica: fondata su singole progettualità sviluppate dagli inve-
               stigatori in base ad input esterni e correlati a fenomeni di particolare interesse
               operativo che caratterizzano le organizzazioni criminali di stampo mafioso;
                      analisi di rischio: disamina i profili di rischio di riciclaggio legati alla tipo-
               logia delle operazioni finanziarie segnalate per la successiva ripartizione in spe-
               cifiche categorie di segnalazioni mediante particolari tecniche di analisi.
                    Nella relazione del secondo trimestre 2022 emerge un aumento del 7%
               rispetto al semestre precedente in riferimento all’analisi delle SOS, per un totale
               di ben 73.037 SOS riconducibili a 626.123 soggetti segnalati (di cui 422.456 per-
               sone fisiche).
                    Il 15% delle SOS analizzate, ossia 11.144, ha restituito un esito positivo
               visto che 2.192 delle quali caratterizzate da profili di diretta attinenza alla crimi-
               nalità mafiosa e 8.952 riconducibili ai cosiddetti reati spia.


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