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L’IMPIEGO DI MODELLI ECONOMETRICI IN SUPPORTO DELL’ATTIVITÀ DI INTELLIGENCE
NELLA LOTTA AL FENOMENO DEL RICICLAGGIO
La complessità del fenomeno risiede nella sua ampia diffusione anche a
livello internazionale, anche in considerazione della interconnessione tra le varie
economie mondiali, costituendo appunto una seria minaccia per il regolare
andamento dei mercati economico-finanziari. Spesso il rientro del denaro, pro-
veniente da altre attività delittuose, per il tramite di paesi esteri, consentirebbe
un minor controllo da parte delle autorità preposte anche profittando di regimi
fiscali più favorevoli e propensi a ricevere liquidità nel proprio sistema.
La portata internazionale del fenomeno delittuoso era stata già intuita dal
visionario esponente alla lotta alla criminalità organizzata, il giudice Giovanni
Falcone, il quale già più di trent’anni orsono invocava una cooperazione inter-
nazionale.
L’ONU ha raccolto questo lascito di uno dei più fulgidi esempi della lotta
alla mafia, dando vita al Protocollo delle Nazioni Unite contro la criminalità
organizzata transnazionale. Sottoscritto a Palermo il 15 dicembre 2000, ed
entrato in vigore il 29 settembre 2003, conta ad oggi l’adesione di 190 stati.
Nel nostro ordinamento questo protocollo, sancito con la legge
146/2006, ha portato importantissime novità quali tecniche investigative spe-
ciali, le consegne controllate, la sorveglianza elettronica, le operazioni sotto
copertura, la protezione dei testimoni, l’analisi criminale e la prevenzione.
Soprattutto le investigazioni comuni svolte costituiscono uno dei più efficaci
strumenti di cooperazione contro le organizzazioni criminali transnazionali.
Nel codice penale è stato inserito, altresì, l’art. 61-bis “circostanza aggra-
vante del reato transnazionale” , poiché ritenuta più grave la portata internazio-
1
nale della fattispecie delittuosa, elemento di criticità nell’inquadramento della
territorialità della stessa e quindi dell’attribuzione delle competenze dell’A.G.
precostituito per legge.
Uno degli strumenti più utili che consentono di rilevare e contrastare il
fenomeno del riciclaggio è costituito attraverso una limitazione dell’uso del
contante, adempimento strumentale per rendere tracciabili i pagamenti sopra
una determinata soglia attraverso banche o altri intermediari finanziari ed ulte-
riori soggetti obbligati all’identificazione, alla verifica della clientela, alla regi-
strazione delle operazioni successivamente esaminate, la loro conservazione.
Queste attività consentono l’esercizio della segnalazione delle operazioni
sospette (SOS), di cui il sospetto può essere desunto da caratteristiche, entità e
natura delle operazioni, dal loro collegamento o frazionamento o da qualsiasi
1 Per i reati puniti con la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni nella
commissione dei quali abbia dato il suo contributo un gruppo criminale organizzato impe-
gnato in attività criminali in più di uno Stato la pena è aumentata da un terzo alla metà. Si
applica altresì il secondo comma dell’articolo 416-bis 1.
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