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IL CONTRIBUTO DELLA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI
                              ALLA LOTTA INTERNAZIONALE CONTRO LA CORRUZIONE




                    Dopo aver richiamato gli strumenti convenzionali internazionali e i prin-
               cipi generali sopra citati, la PAF chiarisce che il perimetro di applicazione della
               disciplina include non solo i soggetti interni alla Banca, ma anche i soggetti
               esterni (controparti, garanti, consulenti e ogni altro soggetto correlato alle ope-
               razioni).
                    Nell’espletamento dei propri compiti i servizi della Banca ed i suoi agenti
               svolgono un ruolo importante nella prevenzione dei fenomeni illeciti, costi-
               tuendo la prima delle Tre linee di difesa del modello organizzativo adottato dalla
               BEI. Per questo motivo la Banca provvede all’istruzione e all’aggiornamento
               professionale a cadenza annuale dei suoi agenti, che hanno l’obbligo di parteci-
               pare a tali formazioni: l’inottemperanza può avere riflessi in tema di valutazione
               periodica annuale, e quindi di avanzamento di carriera, come pure un concreto
               impatto negativo sulla remunerazione annuale.
                    Nel quadro del cosiddetto ciclo del progetto, ovvero il complesso di azioni
               intraprese dai servizi per preparare la proposta di approvazione delle operazioni
               da sottoporre agli organi decisionali dell’Istituzione, figura la due diligence ex-ante,
               durante la quale vengono analizzate le controparti contrattuali anche sotto il
               profilo del rischio che esse presentano in tema di possibili illeciti in materia
               penale e tributaria, sulla base di indicatori di rischio, come ad esempio la qualità
               e i precedenti dei soggetti connessi, il tipo di transazione e la sua localizzazione
               geografica. A tale scopo, i servizi utilizzano varie fonti di informazione, dalle
               banche dati specializzate ai documenti emananti da autorità nazionali o anche
               da enti dalla solida reputazione dotati di conoscenze specifiche soprattutto su
               base geografica (media, ONG). A seconda delle risultanze di quest’analisi pre-
               liminare  è  possibile  determinare  se  occorre  un’ulteriore  serie  di  controlli
               aggiuntivi più approfonditi, o addirittura se l’operazione è vietata dalle regole
               applicabili (come, ad esempio, laddove soggetti implicati siano colpiti da sanzio-
               ni  internazionali)  o  comunque  sconsigliabile  a  fronte  dei  rischi  evidenziati
               (come ad esempio se in passato le persone fisiche connesse all’operazione siano
               state implicate in illeciti di particolare gravità).
                    A tale riguardo, la Divisione Indagini dell’Ispezione generale svolge anche
               un’azione prognostica di cosiddetto rilevamento proattivo (PIR, dall’inglese proacti-
               ve integrity review), tesa ad anticipare possibili criticità in tema di integrità sulla
               base di indici di esperienza, e a raccomandare correttivi volti a limitare la pro-
               babilità di insorgenza di problemi successivi.
                    Le attività di controllo preventivo sono particolarmente importanti nel-
               l’ambito di forme di finanziamento più moderne e strutturate come le parteci-
               pazioni in capitale, dove la Banca interviene sottoscrivendo quote in una società


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