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DOTTRINA
The contribution to the fight against corruption by the EIB and by the other similar institutions,
which is not always sufficiently known and valued, deserves a brief overview as a possible starting point for
further in-depth consideration both from a doctrinal, technical-legal and from an operational standpoint.
!
SOMMARIO: 1. La corruzione nel contesto internazionale. - 2. Le principali fonti normative
internazionali ed europee. - 3. Il ruolo della Banca europea per gli investimenti
e delle altre istituzioni finanziarie sovranazionali. - 4. Gli strumenti di control-
lo e repressione. - 5. I rimedi e le sanzioni. - 6. Il coordinamento con le istitu-
zioni internazionali e nazionali. - 7. Considerazioni conclusive e finali.
1. La corruzione nel contesto internazionale
La corruzione è presente nell’intero arco della storia umana, se è vero che
già nel Paradiso terrestre troviamo il primo corruttore pronto ad incitare gli
uomini a trasgredire ai loro obblighi condannandoli alla perdita della felicità
perenne. Per questo, fin dall’antichità i legislatori hanno dovuto occuparsi fre-
quentemente della questione: si pensi alla Lex Calpurnia de repetundis, fatta
approvare dal tribuno della plebe Lucio Calpurnio Pisone nel 149 a.C. per ten-
tare di arginare le ripetute malversazioni commesse dai magistrati romani del-
l’epoca repubblicana. La letteratura mondiale, dai tragediografi greci Euripide e
Sofocle ai latini Virgilio e Cicerone, passando da Dante fino all’epoca moderna
con gli illuministi francesi e il Manzoni, ed infine le opere letterarie, teatrali e
cinematografiche contemporanee di autori come Pirandello, Sciascia, Pasolini e
Saviano, hanno illustrato ogni sfumatura di questo fenomeno.
Mentre in passato il contrasto ai fenomeni corruttivi veniva giustificato
essenzialmente con l’esigenza di tutelare gli standard etici della vita sociale, in
epoca contemporanea, con lo sviluppo dei commerci su scala globale, si è presto
compreso come la corruzione costituisca una minaccia suscettibile di propagarsi
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rapidamente con effetti nefasti sia sull’economia sia sulle nostre società .
È evidente che la pervasività di tale fenomeno costituisca una minaccia
per lo stato di diritto favorendo lo sviluppo di una criminalità organizzata sem-
pre più forte e difficile da sradicare, ma anche e soprattutto di un clima di stri-
sciante illegalità che intossica progressivamente ma inesorabilmente la vita
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civile .
1 Su cultura, etica e legalità si veda F. Capelli, Per salvare la democrazia in Italia, Soveria Mannelli,
2019.
2 Riecheggia qui l’interrogativo retorico di Sant’Agostino nel “De Civitate Dei” (IV, 4.2):
Remota itaque iustitia quid sunt regna nisi magna latrocinia?, (Senza giustizia, cosa sono gli stati se
non grandi latrocini?).
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