Page 124 - Rassegna 2024-1
P. 124
AGRO ECO AMBIENTE
In un quadro segnato dall’abbandono dell’idea che il mercato possa
essere lasciato libero di prendersi cura di sé, il recente d.lgs. 8 novembre 2021,
n. 198 in materia di pratiche commerciali sleali impone la verifica dei contratti di
cessione dei prodotti agricoli e alimentari quando non esprimano più una
condivisione di intenti, ma siano frutto di un contegno in malafede, legando
l’accertamento dello squilibrio, anche di prezzo, all’esercizio abusivo del pote-
re negoziale.
Nella dislocazione delle competenze di enforcement in capo all’Ispettorato
Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi (ICQRF) è prevista la
necessaria collaborazione con il Comando carabinieri per la tutela agroalimentare al
fine di rendere effettiva, attraverso la diversa capacità di indagine e il prestigio
dell’istituzione, la ricerca di un accesso al mercato, da parte dei fornitori, che
non sia turbato da strategie di sopraffazione. Una competenza aggiuntiva che
fa del Comando una moderna polizia di filiera capace di guardare all’integrazione
verticale in chiave di repressione degli esiti inefficienti derivanti dalle condotte
che si discostano dai paradigmi concorrenziali.
6. Identità nazionale e tutela del Made in Italy
Né può essere taciuto che la catalogazione, per ogni singola regione, di
prodotti con caratteri di tipicità relativi a metodiche di lavorazione, conserva-
zione e stagionatura consolidate attraverso la consegna di un patrimonio di
saperi da una generazione all’altra, sia espressione del patrimonio culturale italiano,
riassumendo, nella formulazione del d.m. 9 aprile 2008, l’inventiva, l’ingegno, il
processo di evoluzione socio-economica delle singole comunità, delle tradizioni
e della cultura della Nazione. Un riconoscimento che è approdato, da ultimo,
nella l. 27 dicembre 2023, n. 206, Disposizioni organiche per la valorizzazione, la pro-
mozione e la tutela del Made in Italy che insegue l’obiettivo di valorizzazione di
patrimonio e radici culturali significativamente radicati in saperi, tecniche,
varianti geografiche, riti e forme del gusto, fino a comporre una vera e propria
identità nazionale.
È posta, finalmente, la questione del contrasto all’italian sounding, recla-
mando la conquista della provenienza geografica come segno catalizzatore di
credito per le qualità complessivamente attese dei prodotti. Un’ulteriore incom-
benza a cui provvedono i Carabinieri, nel campo dell’etichettatura, minata dal
fraintendimento implicito nel rinvio all’origine doganale e, cioè, del paese di
ultima trasformazione, in grado di determinare facili frodi relative al montaggio
degli ingredienti, comunicando l’illusione della qualità italiana nell’immaginario
del consumo.
122