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I CARABINIERI E LA “LINEA DEL PIAVE” NELLA DIFESA DI SALUTE,
ALIMENTAZIONE E MADE IN ITALY AGROALIMENTARE
nieri per le politiche agricole, si può riconoscere come sia già elevato il livello di
ambizione del sistema di allocazione delle risorse dal punto di vista dell’interes-
se generale. L’idea è che l’attività agricola non possa essere intrapresa con il
fiato corto di una visione isolata dal resto, in quanto limitata allo spazio econo-
mico, non abilitata a porsi al servizio della comunità, rassegnata e sottomessa al
mercato e alle sue dinamiche.
Nella delineata prospettiva, viene premiato il ricorso a filiere corte, vale a
dire a circuiti decentralizzati che, specialmente nella vicinanza delle grandi città,
sono complementari all’offerta di prodotti e servizi di aggregazione. Ma cresco-
no anche filiere che, interagendo con le comunità di riferimento e con gli eco-
sistemi, esibiscono nella registrazione di denominazioni geografiche e di indica-
zioni di origine un passaporto per l’esportazione in grado di decretare la con-
quista dei mercati internazionali.
In ogni caso, l’evoluzione del mercato su scala globale e la costruzione di
circuiti del potere economico affrancati dai processi decisionali che si afferma-
no a livello statale, sollecitano l’esigenza di rendere visibile l’origine di prodotti
anonimi e spendibile l’indicazione dei connotati di qualità immateriale. Mentre
la selezione di attività pratiche e di traiettorie di sviluppo sostenibile attribuisco-
no un vantaggio competitivo alla conoscenza dell’identità dei luoghi in vista del
rafforzamento della concorrenza.
Può dirsi, così, che l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato
nell’Arma dei Carabinieri a decorrere dal 1° gennaio 2017 non solo abbia
espresso «un valore riequilibratore a forte contenuto sociale» con «una funzione
di attenzione e di rivalutazione politica delle comunità locali che esprimono …
attraverso la produzione di prodotti tipici agroalimentari, la loro identità e la
loro presenza culturale» , nella vita civile della Nazione. Ha, altresì, integrato la
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composizione del Comando in ragione della particolare competenza tecnica e
specialistica in un settore sensibile dell’economia.
Non di meno, la fase produttiva, che parte dai campi e dalle stalle, ha visto
progressivamente ridursi le possibilità di ottenere una remunerazione adeguata
ai costi che sostiene. Può darsi che il problema dello squilibrio nella distribuzio-
ne del valore all’interno della filiera, abbia, in qualche caso, una radice struttu-
rale, nel meccanismo di formazione di domande e offerte, che penalizza il for-
nitore. Più spesso, l’esposizione ad un effettivo approfittamento della contro-
parte, che si trovi in condizioni di supremazia, individua, tuttavia, forme di
grave abuso.
5 Così C. Patrone, La questione forestale. L’assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei
Carabinieri, Roma, 2022, 53-54.
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