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AGRO ECO AMBIENTE




                  La gestione del rischio sanitario è stata sempre al centro di un costante
             e  prezioso  apporto  alla  tutela  dei  cittadini  per  la  salvaguardia  della  salute
             pubblica su tutto il territorio. Anche successivamente, in ogni circostanza:
             dalla mucca pazza all’influenza aviaria; dai polli alla diossina fino alla peste
             suina. Vistosi e tragici esempi dell’antico significato di emergenza sanitaria
             che, in tutta la sua inarrestabile tragicità, si è riproposto con la più recente
             pandemia che ha origine nel mancato rispetto dei ritmi e degli spazi della
             natura.

             4.  Nuove prospettive di tutela della salute umana, ambientale e animale
                  L’armatura ideologica della food law, prima del Covid-19, ha presupposto,
             tuttavia, modalità di organizzazione degli scambi su scala globale capace di sod-
             disfare il benessere dei cittadini attraverso l’imposizione di condizioni e vincoli
             all’operare delle imprese alimentari per evitare incidenti di funzionamento con
             la complicità del progresso scientifico, ma relegando ai margini l’esame delle
             condizioni specifiche dei contesti di produzione, fino a non vederne i guasti e i
             limiti.
                  Respirare  aria  pulita,  bere  un’acqua  che  non  sia  inquinata,  così  come
             consumare alimenti salubri, è stato considerato un presupposto che scaturi-
             sce, in automatico, dall’allestimento dei metodi di amministrazione del rischio
             e, poiché una soglia zero non esiste, è stato lo stesso legislatore a farsi ragione-
             volmente carico di passare al vaglio gli effetti temuti sulla salute e sull’ambien-
             te che possono derivarne sul piano precauzionale, sganciando, tuttavia, l’esa-
             me  dei  prodotti,  in  base  agli  standard  di  classificazione,  dal  riferimento
             all’equilibrio con le risorse impiegate nel ciclo di produzione e all’equità dei
             rapporti di filiera.
                  È la strategia europea dal produttore al consumatore  ad introdurre, oggi, una
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             nuova consapevolezza intorno alle relazioni «tra la nostra salute, gli ecosiste-
             mi, la catena di approvvigionamento, i modelli di consumo e i limiti del pia-
             neta», affermando che «la creazione di un ambiente alimentare favorevole che
             agevoli la scelta di regimi alimentari sani e sostenibili andrà a vantaggio della
             salute e della qualità della vita dei consumatori e ridurrà i costi sanitari della
             società».
                  Questo spiega perché il rischio a cui l’operatore debba far fronte dopo
             l’entrata in vigore del regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e

             3    Cfr. Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato
                  economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Una strategia “Dal produttore al
                  consumatore” per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente, Bruxelles, 20
                  maggio 2020, COM 2020, 381 def.

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