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AGRO ECO AMBIENTE




             1.  Premessa: le ragioni di una commemorazione
                  Una riflessione commemorativa della fondazione del Comando carabinieri
             per la tutela della salute e, a seguire, del Comando carabinieri per la tutela agroalimentare,
             diventa anche il banco di prova per una consapevole verifica del consolidarsi di
             competenze e vocazioni e, sopra tutto, l’occasione di una rinnovata contempla-
             zione di problemi fondamentali che la vita economica e sociale suggerisce di
             risalire a ritroso. Né il richiamo alla storicità, nella dimensione giuridica, appare
             sufficiente:  occorre  reperire  un  solido  aggancio  alle  motivazioni  culturali  e
             socio-economiche che hanno concorso ad articolare attraverso l’organizzazione
             delle Unità Specializzate, la risposta dello Stato ai reati legati alla sofisticazione
             alimentare e alla pirateria commerciale.
                  Si tratta, dunque, di procedere ad una essenziale ricostruzione, nel segno
             della continuità, tra le due date che segnano l’avvio dell’impegno, dell’abnega-
             zione e dell’alta professionalità dei militari, nelle più gravi e delicate emergenze,
             a presidio della salute pubblica e della lealtà degli scambi nel mercato agroali-
             mentare. Non facendo un diario, ma tentando di interpretare frammenti di una
             storia che ci riavvicina al presente, con un riepilogo sommario dei fatti, un arric-
             chimento dei materiali, un programma minimo di indicazioni, cogliendo le trac-
             ce dei tempi nei quali la società si avviva e si evolve.

             2.  1962: i Carabinieri a presidio della salute
                  Chiedersi cosa sia successo, anzi tutto, nel 1962 - anno di fondazione dei
             Nuclei antisofisticazione - vale, ad esempio, ad interrogarsi sulla comprensione di
             un ampio contesto interventistico e pianificatore in cui l’Italia scelse di giocare
             un ruolo rilevante nella elaborazione di sistemi di sicurezza sociale e nell’avan-
             zamento di percorsi diretti a sviluppare pienezza dei diritti di cittadinanza, a
             proteggere la dignità delle persone, a ricercare forme di solidarietà tra i soggetti
             del mondo del lavoro.
                  Tracce di questo disegno riformatore si trovano nella disciplina sulla isti-
             tuzione e sull’ordinamento della scuola media statale (l. 31 dicembre 1962, n.
             1859), chiamata a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo
             i principi sanciti dalla Costituzione; nelle disposizioni per favorire l’acquisizione
             di aree fabbricabili per l’edilizia economica e popolare (l. 18 aprile 1962, n. 167),
             che assegnano ai comuni il compito di formare un piano di zona, provvedendo
             alla sistemazione della rete viabile e alla dotazione dei necessari servizi igienici
             e, appunto, nella disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostan-
             ze alimentari e delle bevande (l. 30 aprile 1962, n. 283).
                  Fino ad allora, la materia ha continuato ad essere regolata, in una sorta di


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