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AGRO ECO AMBIENTE




                  Appare evidente in questo caso la fragilità della disciplina amministrativa
             che  dovrebbe  proteggere  gli  ecosistemi  non  monumentali  bensì  considerati
             “vetusti” dalla scienza ecologica, ma ai quali non sempre viene accordata una
             tutela “integrale” perché mancanti di un decreto istitutivo.
                  I giudici del TAR del Lazio hanno affrontato la questione dal punto di vista
             normativo, prescindendo dalle valutazioni scientifiche ed ecologiche, andando a
             delineare una duplice infrazione della delibera per violazione del divieto di tagli
             e per genericità dell’autorizzazione in relazione alle aree non escluse.
                  Per quanto attiene il primo punto il TAR non si spinge a verificare la vetu-
             stà dell’area forestale del Monte Venere e Fogliano ma la ritiene meritevole di
             tutela per il solo rimando alla legge regionale n. 39 del 2002 e che, pertanto, non
             sia possibile effettuare tagli.
                  La seconda considerazione è relativa alla genericità del provvedimento che
             implicava  un  “rinvio  mobile”  a  successivi  progetti  di  sperimentazione,  non
             determinati nella modalità e nelle particelle interessate tanto da non poterne
             individuare i relativi poteri di vigilanza e controllo andando, pertanto in contra-
             sto con il fine stesso della legge regionale ovvero la protezione e conservazione
             del patrimonio naturale.
                  La  pronuncia  stabilisce  un  principio  di  tutela  integrale  per  una  foresta
             vetusta in quanto ecosistema da tutelare per il suo valore scientifico e per le
             importanti funzioni che svolge. Questo principio nell’attuale impianto norma-
             tivo risente di alcune incertezze: vengono tutelati in modo più efficace gli alberi
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             iscritti nell’elenco nazionale degli alberi monumentali  , di quanto lo siano altri
             individui vetusti, raggruppati su superfici inferiori ai 10 ha, esemplari di straor-
             dinario valore ecologico la cui perdita determinerebbe non solo un allungamen-
             to dei tempi di ritorno alla naturalità, ma anche un degrado funzionale dell’eco-
                           30
             sistema attuale .

             5.  Conclusioni
                  Nell’ottica della salvaguardia sempre più diffusa di questi preziosi lembi di
             aree forestali che sono state lasciate inalterate e alla ricerca di strumenti norma-
             tivi che ne consentano la tutela, la sentenza del TAR del Lazio, pubblicata lo
             scorso 1° febbraio 2023, è destinata a costituire un importantissimo precedente
             per la difesa dei boschi ad elevata naturalità dalle aggressioni e dai tagli, anche
             autorizzati da enti locali, tema strategico per la transizione ecologica.

             29   Legge n.10/2013 per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.
             30   G. Piovesan, C.H. Cannon, J. Liu, S. Munné-Bosch, Ancient trees: irreplaceable conservation resour-
                  ce for ecosystem restoration, in Trends in Ecology & Evolution, 2022, pp. 1025 ss.

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