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AGRO ECO AMBIENTE
consentendo un’interessante opportunità di giungere a una strategia complessiva
di gestione e conservazione dei boschi vetusti.
Sia il “Piano di gestione e monitoraggio” sia la “Rete Nazionale dei boschi
vetusti” sono strumenti che, seppur finalizzati alla tutela di ecosistemi forestali
fondamentali per il contributo che forniscono alla collettività in termini di ser-
vizi ecosistemici e vitali per contribuire alla neutralità climatica , risultano
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spesso inadeguati a proteggere le foreste vetuste.
Per i boschi vetusti collocati fuori dalle aree protette il TUFF (art. 6) pre-
vede la possibilità da parte delle Regioni di dotarsi di Piani Forestali di Indirizzo
Territoriale (PFIT) finalizzati all’individuazione, al mantenimento e alla valorizzazione delle
risorse silvo-pastorali e al coordinamento delle attività necessarie alla loro tutela e gestione.
La sensibilità da parte delle Regioni di attrezzarsi con supporti adeguati
per la conservazione di questo patrimonio boschivo così importante è certa-
mente parte del processo di consapevolezza degli amministratori locali ma un
segnale positivo in tema di conservazione dei boschi vetusti viene, però, dalla
giurisprudenza che ha segnato un tassello fondamentale nel sindacato dell’atti-
vità amministrativa potenzialmente lesiva della tutela integrale.
Il caso esaminato è quello della faggeta di Monte Venere e Fogliano (posta
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nella Riserva Naturale Regionale Lago di Vico) e la sentenza del TAR Lazio
che ha annullato la delibera della Regione che dava esecutività al Piano di gestio-
ne ed assestamento forestale del comune di Caprarola, nel viterbese.
La foresta dei Monti Venere e Fogliano è una realtà eccezionale, risulta
vetusta grazie alla presenza di alberi di faggio secolari al proprio interno: costi-
tuisce una cosiddetta faggeta “depressa”, perché essendo posta a circa 500-600
metri di altitudine, vegeta ben al di sotto degli ordinari 800-1600 metri d’altitu-
dine tipici della fascia fitoclimatica di crescita del faggio.
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Questa selva speciale viene tutelata dal 1982, con l’istituzione della Riserva
naturale “Lago di Vico” che ha consentito un’evoluzione naturale degli alberi
senza disturbi antropici e il normale avvicendamento di nuove piante, conse-
guenti alla morte di altre .
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21 Per le politiche del Green Deal, E. Chiti, Managing the Ecological Transition of the EU: the
European Green Deal as a Regulatory Process, in Common Market Law Review, 2022, pp. 19 ss.
22 Pronuncia del TAR Lazio del 1° febbraio 2023, n. 1772.
23 Fagetum secondo la classificazione fitoclimatica del Pavari.
24 Sulle caratteristiche e importanza delle foreste vetuste fra tutti spiccano: D. De Laurentis, G.
Piovesan, Le foreste vetuste, in D. De Laurentis, G. Papitto (a cura di), 2023, Foreste d’Italia.
Inventario Forestale Nazionale, Roma, Arma dei Carabinieri - Comando Unità Forestali
Ambientali e Agroambientali, 2023, pp. 217 ss.; e C. Wirth, G. Gleixner, M. Heimann, Old-
Growth Forests: Function, Fate and Value - an Overview, in C. Wirth, G. Gleixner, M. Heimann (a
cura di), OldGrowth Forests. Function, Fate and Value, Berlin - Heidelberg, Springer, 2009, pp. 3 ss.
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