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I CARABINIERI E LA “LINEA DEL PIAVE” NELLA DIFESA DI SALUTE,
                               ALIMENTAZIONE E MADE IN ITALY AGROALIMENTARE



               ribellione alla progressiva e naturale incubazione di fatti collettivi difficili da
               assorbire  entro  le  tradizionali  categorie  della  pubblica  incolumità,  dal  testo
               unico delle leggi sanitarie: il r.d. 27 luglio 1934, n. 1265.
                    Se al ruolo che ha avuto l’industria agroalimentare - a partire dagli anni del
               dopoguerra, con l’innovazione di prodotti, la loro diffusione tra la popolazione
               dei grandi centri urbani insieme al ridimensionamento dei prezzi - si deve riferire
               il cambiamento del modo di mangiare è, tuttavia, la sperimentazione di un diverso
               significato  attribuito  alla  salute  a  provocare  una  sorprendente  influenza  nel-
               l’area dei consumi.
                    Percepita tradizionalmente come assenza di patologie in una dimensione
               statica e passiva dissociata da abitudini di vita positive ed esposta ad interventi
               riparatori  in  grado  di  incidere  nella  fase  di  sostanziale  pregiudizio,  la  stessa
               nozione subisce un processo di rilettura sociale, che la legge citata esplicita,
               ponendo il presupposto di una estesa azione diretta al mantenimento dell’ordi-
               naria funzionalità biologica e della vita stessa dell’individuo nella società.
                    E la stessa struttura del Comando carabinieri per la tutela della salute può dirsi
               riflessa dalla progressiva affermazione di tale interesse, tanto sul piano della
               protezione  della  vita  quanto  riguardo  alla  sua  esposizione  nella  dimensione
               sociale, con un peculiare legame al principio di uguaglianza inerente all’offerta
               di prestazioni preventive e curative da parte del Servizio sanitario.
                    Così, se l’iniziale competenza è stata quella di attivarsi contro i pericoli
               di compromissione alimentare e delle elementari condizioni di igiene attraver-
               so l’operatività di sei Nuclei composti da quaranta Sottoufficiali e 1 Ufficiale
               Superiore distaccato presso il Gabinetto della competente Amministrazione,
               l’entrata in vigore di una legislazione, che si fa, via via, più attenta e sollecita
               alle emergenze sanitarie suscitate dalle forme della convivenza civile e dall’or-
               ganizzazione dei processi di produzione e consumo - si pensi al traffico ille-
               cito degli stupefacenti e delle sostanze dopanti - recepisce la necessità di con-
               solidarne l’articolazione e di aggregare le indispensabili nuove funzioni. Fino
               alla più recente riforma costituzionale che, integrando il catalogo dei limiti
               alla iniziativa economica elencati all’art. 41, secondo comma, richiede che la
               libertà d’impresa debba misurarsi anche con gli interessi alla protezione della
               salute, insieme agli altri valori primari della persona: libertà, sicurezza, dignità
               e ambiente.
                    La struttura ordinativa del Comando conta, oggi, 38 Nuclei dislocati sul-
               l’intero territorio con un sensibile incremento di organico: oltre mille militari
               impegnati in una pluralità di aree (sanitaria; farmaceutica; alimentare; veterinaria
               e dei prodotti commerciali).


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