Page 41 - Rassegna 2024-1-Inserto
P. 41
RUOLO DELL’ARMA DEI CARABINIERI
7. Ritiro armi ex articolo 39 TULPS
In occasione di eventi relativi alla sfera della violenza di genere, o comun-
que già dal momento dell’intervento a seguito di lite in abitazione, le forze di
polizia provvedono a verificare se i soggetti coinvolti risultino titolari o posses-
sori di licenze autorizzative alla detenzione o al trasporto di armi.
L’art. 39 del TULPS permette infatti, agli ufficiali e agli agenti di pubblica
sicurezza, di procedere al ritiro immediato delle armi, munizioni e materie
esplodenti. Il verbale di ritiro e di prassi i documenti autorizzativi che legittima-
no il possesso di armi (ad esempio il libretto personale per licenza di porto di
fucile), sono trasmessi al Prefetto. Dopo aver vagliato la possibilità che i deten-
tori possono abusare delle armi, il Prefetto emette un provvedimento di divieto
ed invita a cederle a terzi o a un’armeria nel termine di centocinquanta giorni.
In caso di mancata cessione, al provvedimento di divieto segue la confisca delle
armi ritirate.
8. La formazione e il concetto di “fare rete”
L’impianto legislativo non può prescindere da una costante attività di sen-
sibilizzazione socio-culturale, che vede protagoniste le Istituzioni tutte e i citta-
dini.
Per quanto concerne l’Arma dei Carabinieri, già negli Istituti di formazio-
ne di base (Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, Scuola Marescialli e Brigadieri
articolata sui due Reggimenti di Firenze e Velletri, nonché presso le Scuole
Allievi Carabinieri di Roma, Torino, Iglesias, Campobasso, Reggio Calabria,
Taranto) si procede alla formazione del personale che al termine del ciclo sco-
lastico entrerà a diretto contatto con le vittime. Viene delineato il quadro nor-
mativo, oltre ai principi e i protocolli internazionali che sorreggono l’apparato
normativo e socio-culturale di prevenzione, contrasto e sensibilizzazione del
fenomeno. L’attività di formazione coinvolge in primis il personale della Sezione
Atti Persecutori che quotidianamente è a stretto contatto con le vittime, che
fornisce un contributo qualificato ai frequentatori dei corsi di base e un suppor-
to diretto al personale della linea territoriale, nonché un approfondito studio del
fenomeno.
9. Il referente a livello Provinciale dell’Arma dei Carabinieri
A partire dal 2014, l’Arma dei Carabinieri ha avviato corsi di formazione
in materia di “violenza di genere”, nei quali vengono formati i referenti inseriti
nei Nuclei Investigativi dei Comandi Provinciali e Comandi Gruppo che si uni-
scono agli operatori della “Rete Nazionale di Monitoraggio”.
39