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INSERTO
Proprio questi momenti non possono prescindere dalla tempestività e
dalla professionalità nella gestione degli interventi, dall’approfondimento e
dalle attività di polizia giudiziaria da svolgere con la massima sollecitudine, sia
di iniziativa che a seguito di formale denuncia, in questo caso seguendo le diret-
tive dell’autorità giudiziaria. Ogni segnalazione, pur se telefonica, deve essere
direttamente riscontrata e verificata tempestivamente, anche mediante l’inter-
vento dei militari “reperibili”.
12. Il modello delle “quattro A”
Il modello delle “quattro A” schematizza le procedure operative da seguire
nell’occasione dell’interazione con la vittima.
La prima A parte proprio dall’attivazione del pronto intervento quando la vit-
tima si rivolge alla centrale operativa che disporrà l’intervento di una pattuglia.
Come accennato, la fase dell’accoglienza è un momento delicato, teso a raf-
forzare la fiducia delle vittime nei confronti dell’Istituzione. La fase passa dal-
l’ascolto attivo nel quale va favorito un racconto libero scevro da pregiudizi, utile
a fornire un aiuto concreto alle vittime anche attraverso la loro collocazione
presso strutture predisposte all’ accoglienza e ospitalità. É indispensabile indi-
viduare un’area “protetta”, oltre alle sale di ascolto.
Particolare approfondimento è richiesto anche quando la segnalazione di
casi di violenza di genere o anche di reati spia, avviene per il tramite di terzi
estranei al contesto familiare. Va ancora una volta ribadita l’importanza di veri-
ficare ogni informazione al fine di arginare ogni caso fin dal suo sorgere.
La circolarità informativa e ancora una volta la capillarità dei presidi
dell’Arma equamente distribuiti su tutto il territorio, permettono di veicolare la
notizia al Comando territorialmente competente per il luogo dei fatti che intra-
prenderà i tempestivi accertamenti del caso.
13. La chiamata alle forze dell’Ordine. Come approcciarsi
L’operatore della centrale operativa o del Comando territoriale che riceve
la richiesta di intervento telefonico deve acquisire ogni informazione possibile
al fine di veicolare l’intervento di un equipaggio sul posto che sia tempestivo ed
efficace. Nel corso del colloquio telefonico l’operatore deve dimostrarsi com-
prensivo e di supporto al segnalante, evitando di fornire commenti o conclu-
sioni personali sugli episodi.
Qualora possibile l’operatore, dopo aver rassicurato la vittima sul tempesti-
vo intervento di personale dell’Arma dei Carabinieri, intrattiene la vittima al tele-
fono. Nel caso si paventi una situazione di pericolo per l’incolumità, l’operatore
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