Page 44 - Rassegna 2024-1-Inserto
P. 44

INSERTO




                  Proprio  questi  momenti  non  possono  prescindere  dalla  tempestività  e
             dalla  professionalità  nella  gestione  degli  interventi,  dall’approfondimento  e
             dalle attività di polizia giudiziaria da svolgere con la massima sollecitudine, sia
             di iniziativa che a seguito di formale denuncia, in questo caso seguendo le diret-
             tive dell’autorità giudiziaria. Ogni segnalazione, pur se telefonica, deve essere
             direttamente riscontrata e verificata tempestivamente, anche mediante l’inter-
             vento dei militari “reperibili”.

             12. Il modello delle “quattro A”
                  Il modello delle “quattro A” schematizza le procedure operative da seguire
             nell’occasione dell’interazione con la vittima.
                  La prima A parte proprio dall’attivazione del pronto intervento quando la vit-
             tima si rivolge alla centrale operativa che disporrà l’intervento di una pattuglia.
                  Come accennato, la fase dell’accoglienza è un momento delicato, teso a raf-
             forzare la fiducia delle vittime nei confronti dell’Istituzione. La fase passa dal-
             l’ascolto attivo nel quale va favorito un racconto libero scevro da pregiudizi, utile
             a fornire un aiuto concreto alle vittime anche attraverso la loro collocazione
             presso strutture predisposte all’ accoglienza e ospitalità. É indispensabile indi-
             viduare un’area “protetta”, oltre alle sale di ascolto.
                  Particolare approfondimento è richiesto anche quando la segnalazione di
             casi di violenza di genere o anche di reati spia, avviene per il tramite di terzi
             estranei al contesto familiare. Va ancora una volta ribadita l’importanza di veri-
             ficare ogni informazione al fine di arginare ogni caso fin dal suo sorgere.
                  La  circolarità  informativa  e  ancora  una  volta  la  capillarità  dei  presidi
             dell’Arma equamente distribuiti su tutto il territorio, permettono di veicolare la
             notizia al Comando territorialmente competente per il luogo dei fatti che intra-
             prenderà i tempestivi accertamenti del caso.

             13. La chiamata alle forze dell’Ordine. Come approcciarsi
                  L’operatore della centrale operativa o del Comando territoriale che riceve
             la richiesta di intervento telefonico deve acquisire ogni informazione possibile
             al fine di veicolare l’intervento di un equipaggio sul posto che sia tempestivo ed
             efficace. Nel corso del colloquio telefonico l’operatore deve dimostrarsi com-
             prensivo e di supporto al segnalante, evitando di fornire commenti o conclu-
             sioni personali sugli episodi.
                  Qualora possibile l’operatore, dopo aver rassicurato la vittima sul tempesti-
             vo intervento di personale dell’Arma dei Carabinieri, intrattiene la vittima al tele-
             fono. Nel caso si paventi una situazione di pericolo per l’incolumità, l’operatore


             42
   39   40   41   42   43   44   45   46   47   48   49