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RUOLO DELL’ARMA DEI CARABINIERI




               consiglierà alla vittima di recarsi in un luogo frequentato da persone (se in strada
               si può consigliare il riparo in un esercizio commerciale o in altro luogo simile, se
               in abitazione si può suggerire alla vittima di rifugiarsi da un vicino).
                    È  essenziale  in  questa  fase  acquisire  ogni  informazione  possibile  dalle
               Banche Dati, al fine di verificare se vi risultino precedenti vicende o se i coin-
               volti risultino titolari di armi, comunicando ogni circostanza al personale che
               materialmente si sta recando sul posto.
                    Particolare attenzione sarà rivolta soprattutto in caso di presenza di minori
               sul luogo dei fatti. Ad ogni modo l’operatore dovrà rilevare eventuali urla, grida
               e  minacce  provenienti  dai  coinvolti.  Analoghe  procedure  verranno  applicate
                                                                                          11
               anche quando la richiesta di intervento proviene per il tramite del servizio 1522 .

               14. L’arrivo della pattuglia sul posto. Cosa fare
                    L’intervento della pattuglia inizia già dal momento del contatto con l’ope-
               ratore della centrale o del militare che ha ricevuto la segnalazione telefonica qua-
               lora diretta all’utenza di una Tenenza o Stazione. Questa è una fase delicata in
               quanto un colloquio attivo tra l’operatore e la pattuglia può stimolare eventuali
               intuizioni sul fenomeno (eventuale conoscenza di fatti pregressi che coinvolgono
               le stesse parti, possesso di armi da parte dei soggetti coinvolti, contingenti situa-
               zioni di pericolo per la sicurezza degli operatori derivanti da particolari contesti
               ambientali dove si andrà ad operare) utili al fine di gestire al meglio l’intervento.
               Si ribadisce che la banca “Dati Scudo” costituisce un valido ausilio agli opera-
               tori che potranno verificare pregressi interventi che coinvolgono le stesse parti.
                    L’arrivo sul luogo dell’intervento, costituisce una fase nella quale riporre
               la massima attenzione. Spesso i soggetti maltrattanti si mostrano calmi e tran-
               quilli al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine; le vittime poi, intimorite
               dagli accadimenti e dalla condotta dei maltrattanti, non sono in grado di comu-
               nicare compiutamente i fatti. È opportuno, pertanto verificare la presenza di
               lesioni, lividi, segni di colluttazione (mobili, suppellettili danneggiati) e ogni ele-
               mento presente sul luogo dell’intervento, documentando il tutto con foto da
               allegare all’annotazione di polizia giudiziaria che sarà tempestivamente redatta
               e trasmessa all’autorità giudiziaria.
                    È utile approfondire anche attraverso un colloquio con eventuali vicini
               dei soggetti coinvolti, colleghi di lavoro o ogni altro possibile testimone che
               abbia assistito o sia a conoscenza dei fatti.

               11   Il  1522  è  un  servizio  pubblico  promosso  dalla  Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri  -
                    Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero, gratuito è attivo 24 su 24, accoglie con
                    operatrici specializzate le richieste di auto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.
                    https://www.1522.eu.

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