Page 99 - Rassegna 2023-4
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MENTALITÀ MAFIOSA:
                     LA ‘NDRANGHETA COME FENOMENO ANTROPOLOGICO, SOCIALE E PSICOLOGICO




                    L’omertà nella mafia calabrese è così importante che la ‘ndrangheta stessa
               ha istituito un “organo” chiamato “il tribunale dell’omertà” e si trova in seno a ogni
               Locale. Secondo l’ex capo-locale di Castrovillari, ora pentito Antonio Di Dieco
               il tribunale di omertà è composto in ogni locale da: capolocale, una persona
               «favorevole» a difesa dell’imputato e uno «sfavorevole» contro l’imputato e ico-
               nicamente nel luogo in cui avviene il giudizio c’è una bacinella con dentro il san-
               tino di San Michele Arcangelo. Anche le donne di ‘ndrangheta sono fortemente legate al
               sentimento dell’omertà. La “Sorella D’Omertà”: questo titolo viene riconosciuto a donne legate
               in qualche modo agli uomini d’onore, ma ciò avviene molto raramente sebbene, adesso, anche
               le donne abbiano visto riconosciuto, sia giudiziariamente che criminalmente, un loro ruolo,
               maggiormente definito ed incisivo . Maria Filippone è una donna di ‘ndrangheta,
                                           (21)
               sorella di Rocco Filippone, boss finito in carcere perché considerato insieme a
               Giuseppe Graviano il mandante degli attentati ai carabinieri e la madre di uno
               degli esecutori materiali, Giuseppe Calabrò. La Filippone è una donna che cono-
               sce la ‘ndrangheta e ne conosce le regole, sapientemente trasmesse ai propri figli
               e sa che il clan è più importante della famiglia stessa. Maria Filippone sacrifica
               alla ‘ndrangheta due figli: uno morto ammazzato in circostanze misteriose e uno
               condannato all’ergastolo; a quest’ultimo “mamma Maria” ordina il silenzio e lo
               minaccia: Hai fatto vent’anni di galera, ricordati che hai due fratelli a Reggio Calabria, uno
               è ragazzo. Pensaci bene a quello che fai, perché hai sofferto tanto tutti hanno sofferto tanto
               […] Abbiamo perso tanto, abbiamo perso oltre ai soldi anche Francesco .
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                    L’analisi delle relazioni tra segreto e omertà rappresenta uno dei possibili
               vertici dai quali osservare la realtà delle famiglie mafiose, una dimensione quasi
               essenziale della loro presenza: basti pensare che della vita delle famiglie di mafia
               si è saputo pochissimo fino a pochi anni fa, l’alone di segreto e di riservatezza
               che circondava questo mondo è stato assoluto.

               3.  L’efferatezza ‘ndranghetista: come uccide la mafia calabrese

               3.1. Omicidio Lea Garofalo
                    “Lea Garofalo rimase orfana all’età di nove mesi in quanto suo padre venne
               ucciso nella cosiddetta “faida di Pagliarelle” , a quattordici anni intraprese una
                                                         (23)
               relazione con il diciassettenne Carlo Cosco e decise di stabilirsi con lui a Milano.
               (21)  Federica Beretta, Le figure femminili nei processi di ‘ndrangheta. Il caso lombardo attraverso gli atti giu-
                    diziari 2009-2012, 2012.
               (22)  Alessia Candito, La donna che garantiva l’omertà sulla ‘ndrangheta, Corriere della Calabria, 24
                    novembre 2017.
               (23)  Il 28 settembre 2003, nella cosiddetta “faida di Pagliarelle”, venne ucciso il padre Mario, il
                    quale stava tornando a casa con la propria macchina.

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