Page 102 - Rassegna 2023-4
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DOTTRINA
Sopra alla fossa i killer avevano festeggiato, banchettando sopra i resti della
vittima.
Questo emerge dalle pagine con cui il giudice del tribunale di Como motiva
la sentenza emessa nel settembre 2017. Poche righe, ma brutali, copiate dal
referto autoptico. É il racconto di come la ‘ndrangheta abbia potuto scannare un
uomo. Sedici colpi di coltello “ma - annota il giudice - i fendenti potrebbero
essere stati molti di più”. Sedici ferite che entrano nella carne ma non mortali.
Per questo “gli aguzzini di Albanese lo videro spegnersi lentamente fra atroci
sofferenze”. La vittima, sarà ricostruito, andava in giro parlando male su
Facebook e minacciando i finti mafiosi del Comasco. Alla fine sarà ucciso “con
un rituale - scrive il giudice - e con gli assassini che si passano di mano in mano
il coltello”.
Questa macabra uccisione testimonia come la ‘ndrangheta, in ogni sua atti-
vità e in ogni suo gesto voglia dimostrare qualcosa, mandare un messaggio a chi
si oppone ai suoi affiliati.
4 Psicopatologia mafiosa
4.1. Studio antropologico delle mafie
Le mafie devono essere considerate come un fenomeno antropologico,
che si attanaglia nelle coscienze e nella quotidianità dei cittadini.
“L’antropologia, nata come disciplina interna alla biologia, ha acquisito in
seguito anche un importante valore umanistico. Essa studia l’essere umano sotto
diversi punti di vista: sociale, culturale, morfologico, psico-evolutivo, sociologi-
co, artistico-espressivo, filosofico-religioso e in genere dal punto di vista dei suoi
vari comportamenti all’interno di una società” .
(27)
Dal punto di vista accademico l’antropologia è suddivisa, nella tradizione
di studi italiana, in due aree principali: l’antropologia fisica (o «antropologia bio-
logica») e le discipline demo-etno-antropologiche, che si occupano degli aspetti
socio-culturali. Generalmente, quando viene utilizzato il termine antropologia
senza specificazioni, oggi ci si riferisce a questo secondo gruppo.
“Anton Blok nel libro intitolato “The mafia of a Sicilian village, 1860-1960 -
(28)
A study of violent peasant entrepreneurs” effettua, per la prima volta, uno studio antro-
pologico finalizzato a descrivere le dinamiche di potere che influenzano la vita
quotidiana della società e del territorio.
(27) Enciclopedia Treccani, antropologia.
(28) Anton Blok (Amsterdam, 1935) è un antropologo olandese. Docente all’Università del
Michigan dal 1972 al 1973, dopodiché passò a Berkeley. Al momento è professore emerito
presso l’università di Amsterdam.
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