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IL SINDACATO GIURISDIZIONALE SULLE SANZIONI AMMINISTRATIVE
E IL CANONE DELLA FULL JURISDICTION
espressamente si ricordava come il Consiglio di Stato fosse chiamato ad eserci-
tare, nella giurisdizione di legittimità, funzioni non in tutto, ma in gran parte
analoghe a quelle della Corte di cassazione, nella giurisdizione di merito, invece,
«funzioni simili a quelle del magistrato d’appello» .
(24)
Del resto, lo stesso Otto Mayer ben conosceva la distinzione tra un sinda-
cato giurisdizionale amministrativo appellatorio e, invece, cassatorio; e riteneva
ben possibile, per scelta di diritto positivo, anche il primo .
(25)
Anzi, per dirla tutta, netta era già allora la critica nello Studioso tedesco
verso un’aprioristica negazione della possibilità di una vera e propria giurisdi-
zione amministrativa di merito: «Quand elle appelle les tribunaux administratifs
à contrôler ou même à faire, pour la première fois, des actes de libre apprécia-
tion avec tout leur contenu, c’est de la justice administrative dans le sens plein
et entier de la notion; l’acte par lequel ces tribunaux statuent est un jugement
de la même valeur et vertu qu’au cas où il s’agit d’une pure décision. C’est là un
fait évident et une vérité éclatante» . Nessun dubbio, dal punto di vista del
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Mayer, che quando, come in alcuni casi previsto nell’ordinamento prussiano del
tempo, «l’opportunité d’une mesure administrative est soumise au contrôle de
la justice administrative», lì comunque si realizza una forma pienamente coeren-
te di giustizia amministrativa .
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anche, accogliendolo in tutto o in parte, modificare o rifare la sentenza dei primi giudici,
sostituendo ad essa un’altra e diversa statuizione» e G. Fagiolari, La giurisdizione di merito del
Consiglio di Stato, in Il Consiglio di Stato -studi in occasione del centenario, Roma, 1932, p. 1 s., 43.
(24) Così nel discorso del sen. Auriti (membro autorevole dell’Ufficio centrale del Senato, cui
spettò l’elaborazione del disegno di legge, nonché ex presidente della Cassazione romana)
alla seduta del Senato del 22 marzo 1888, quale riportato da P. G. Ponticelli, La giurisdizione
di merito del Consiglio di Stato. Indagini storiche, Milano, 1958, 98-99, nota 30. Lo stesso Studioso,
145, parla di un giudice amministrativo del merito istituito ad analogia del giudice ordinario
d’appello». Quasi superfluo notare che la metafora appellatoria allude non solo ad un pieno
accesso ai fatti da parte del giudice del merito, ma anche ad una sua totale capacità di sosti-
tuzione rispetto ad ogni profilo della precedente decisione (quella amministrativa).
(25) O. Mayer, Le droit administratif allemand, Parigi, 1903, 248-249: «La libre appréciation qui peut
appartenir à une autorité administrative s’exerce dans deux directions. On apprécie les cir-
constances en ce qu’elles sont pro pres à produire l’acte, et on choisit les moyens qui parais-
sent propres à réaliser le but. Le contrôle, que notre moyen de droit permet, vise pleinement
le pre mier point: la Cour examine les circonstances que l’acte suppose, absolument comme
l’autorité qui a fait l’acte, par conséquent comme une Cour d’appel».
(26) O. Mayer, op. cit., 214.
(27) O. Mayer, op. cit., 214, nota 13, «Les exemples les plus frappants nous sont fournis par le droit
prussien. Loi sur la compétence du 1er août 1883, §57: contre un arrêté qui ordonne le déclas-
sement d’une voie publique, tous les intéressés peuvent se pourvoir devant le tribunal admi-
nistratif (v. Brauchitsch, V. Gesetze, I, p. 303; Ob. Verw. Gericht, 5 juin 1874; Samml. IV, p.
233). D’après la même loi, l’opportunité d’une mesure administrative est soumise au contrôle
de la justice administrative en matière de constructions de maisons d’école (§47), de construc-
tion de routes (§56), de curage des fossés et cours d’eau (§66), de fixation du niveau de la rete-
nue pour une usine hydraulique (§67 : « à défaut d’une détermination claire et valable»)».
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