Page 63 - Rassegna 2023-3
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SICUREZZA NUCLEARE E CONFLITTI ARMATI NEL DIRITTO INTERNAZIONALE




                    Ebbene, queste clausole di esclusione vanno intese come riferite alle
               sole disposizioni penali della Convenzione, come sembra ragionevole (visto
               esse sono state prese in prestito da altre convenzioni antiterrorismo che si
               occupano esclusivamente di diritto penale), o hanno una portata più ampia
               escludendo l’applicabilità della Convenzione tout court? Anche questa è una
               questione  che,  prima  o  poi,  gli  Stati  parti  della  Convenzione  dovranno
               affrontare.
                    Per quanto invece riguarda le norme di soft law, che non pongono a carico
               degli Stati obblighi giuridicamente vincolanti, un importante (e imprevisto) svi-
               luppo  si  è  avuto  a  seguito  della  prassi  dell’AIEA  in  occasione  del  conflitto
               russo-ucraino:  già  il  2  marzo  2022,  poco  dopo  lo  scoppio  del  conflitto,  il
               Direttore generale dell’Agenzia ha pubblicato i «Sette pilastri indispensabili per
               assicurare la nuclear safety e la nuclear security durante un conflitto armato» e di
               questa iniziativa hanno successivamente e favorevolmente preso atto gli organi
               politici dell’AIEA .
                                 (25)
                    Inoltre, anche le competenze operative di controllo dell’AIEA non cessa-
               no in tempo di guerra, salvo le specificità del caso: è ovvio, infatti, che in tempo
               di guerra sarà necessario il consenso di entrambi i belligeranti e, in particolare,
               quello della Potenza occupante, quando si intendano svolgere attività ispettive
               presso impianti situati in un territorio interessato da operazioni belliche o, addi-
               rittura, occupato.
                    Anche ciò è stato confermato dal sorprendente attivismo del Direttore
               generale dell’AIEA durante il conflitto in Ucraina: esso si è tradotto, tra l’altro,
               in importanti missioni in loco, dirette a verificare la situazione dal punto di vista
               della safety, della security (oltre che delle safeguards), inizialmente nella zona intor-
               no al sito di Chernobyl (a fine aprile 2022, dopo che le Forze Armate russe che
               se ne erano inizialmente impossessate si erano ritirate) e poi (a fine agosto) nella
               già ricordata centrale nucleare di Zaporiggia.
                    In questo secondo caso, la missione ha portato a una continua presenza in
               loco di personale AIEA che non è cessata dopo la formale annessione russa del
               territorio e che garantisce, entro certi limiti, la possibilità di informazioni impar-
               ziali sulla situazione della centrale .
                                                (26)

               (25)  I Sette pilastri sono riprodotti in IAEA, Safety, Security and Safeguards in Ukraine, February
                    2022-February 2023, cit., p. 6. La Conferenza generale dell’AIEA, svoltasi a Vienna nel
                    settembre  2022,  ne  ha  preso  atto  con  le  Risoluzioni GC(66)/RES/6  e  GC(66)/RES/7
                    entrambe adottate il 30 settembre 2022 e relative, rispettivamente, alla nuclear safety e alla
                    nuclear security.
               (26)  Cfr., IAEA, Safety, Security and Safeguards in Ukraine, February 2022-February 2023, cit.,
                    pp. 23 ss.

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