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VERDE URBANO
LE BEST PRACTICES DELLA SCUOLA UFFICIALI CARABINIERI
Il “Piano di Gestione fitoiatrica
e dendrostatica” della Scuola Ufficiali
Carabinieri è basato sui rilievi visivi e
strumentali effettuati da un arboricol-
tore, un tecnico professionista in
grado di certificare la propria attività
finalizzata a esaminare gli alberi e pre-
scriverne misure che ne favoriscano la
bellezza, la salute e la sicurezza. I rilie-
vi effettuati, attraverso analisi visiva su
ciascun esemplare, sull’analisi biomec-
canica e sulle analisi strumentali effet-
tuate per avvalorare l’esame visivo,
garantiscono che proprietari/datore
di lavoro abbiano a disposizione uno
strumento di programmazione degli
interventi di gestione degli alberi ove
la responsabilità sia in capo al perito
valutatore nell’eventualità di cedimen-
ti che producano danni a persone e/o Foto 1: Documento tecnico per la gestione del patrimonio
cose per la caduta di branche primarie arboreo delle aree verdi della Scuola Ufficiali Carabinieri.
degli esemplari visionati o delle piante intere, fatti salvi gli effetti derivanti da
condizioni climatiche eccezionali, da vandalismi o da incidenti di varia natura
(danni meccanici, inquinamento chimico, fuoco, ecc.).
Come verrà approfondito nel paragrafo dedicato alla riduzione dei rischi
nei luoghi di lavoro, il “Piano di Gestione fitoiatrica e dendrostatica” rientra tra
i documenti utili al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Pertanto, tutti i 220 esemplari adulti censiti nel parco della Scuola Ufficiali
Carabinieri hanno ricevuto una valutazione in data certa delle condizioni fito-
sanitarie e di stabilità, cui sono state associate prescrizioni tecniche individuali
riportate in due schede (Rilievo e Fotografica). Gli esiti delle singole valutazioni
sono reperibili nel Piano ma anche inquadrando il cartellino bianco di numera-
zione apposto sul tronco di ogni pianta. Tale cartellino contiene un codice a
(5)
barre che consente di consultare informaticamente la Scheda Individuale di cia-
scuna delle 220 piante attraverso l’accesso a un sito dedicato.
(5) I cartellini non sono stati infissi meccanicamente nel tronco, come avviene di solito, bensì
sono stati apposti attraverso un metodo originale ovvero un elastico non compressivo pro-
gettato per non arrecare disturbo ai processi di crescita delle piante.
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