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AGRO ECO AMBIENTE
istituzione a partire dagli anni Sessanta, sono state piantate e cresciute sponta-
neamente alberature e arbusti. La densità delle piante presenti garantiva ampi
spazi per aumentare il numero di alberi e arbusti e, in ragione anche della pre-
senza di Ufficiali in formazione, è stato deciso di realizzare un progetto com-
plessivo di corretta gestione del verde urbano e avente finalità didattiche ove si
possono riconoscere i seguenti elementi:
valorizzazione del patrimonio verde esistente (censimento, individuazione e
pianificazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a breve e
medio termine, cura delle patologie esistenti), doveroso per un parco urbano
composto per la maggior parte da Pini domestici maturi osservando rigorosa-
mente le normative espresse dal recente “Regolamento del verde pubblico e
privato” del Comune di Roma;
espansione del verde urbano con impianti di specie autoctone destinati sia ad
aumentare la biodiversità e il valore ecotonale del sito sia a sviluppare la didat-
tica per gli Ufficiali frequentatori ma anche per eventuali Scuole del Comune di
Roma, ovvero con la creazione di un Arboreto Didattico;
messa a disposizione del verde esistente alla comunità scientifica per studi finaliz-
zati a comprendere i processi di reazione ad attacchi fitopatologici delle piante
in contesto urbano.
a. Valorizzazione del patrimonio esistente
Per dare corpo agli obiettivi indicati è stato commissionato un “Piano di
Gestione fitoiatrica e dendrostatica”, di durata quinquennale e rivedibile biennial-
mente, realizzato da un tecnico abilitato e iscritto all’Ordine professionale secon-
do i dettami del recente “Regolamento Capitolino del verde pubblico e privato
(4)
e del paesaggio urbano di Roma”. Il Piano contiene, oltre al censimento degli
esemplari arborei, i più idonei trattamenti, interventi e manutenzioni cui sotto-
porre le 220 piante adulte censite (appartenenti a 34 specie) per garantire la per-
petuazione e la stabilità del popolamento arboreo. In generale, qualsiasi patrimo-
nio del verde privato, soprattutto per estensioni che superano l’ettaro, è oppor-
tuno che sia governato da maestranze professionalizzate e regolato da un “Piano
di gestione del verde” che possa pianificare la spesa annuale di manutenzione.
Esso costituisce un insieme complesso di informazioni, analitiche e pro-
gettuali, relative agli spazi aperti e alla struttura del popolamento censito, fina-
lizzate a migliorare il sistema degli spazi verdi. Soprattutto, una mirata proget-
tazione ed una programmata manutenzione consentono di evitare interventi in
emergenza, spesso molto più costosi.
(4) Regolamento in vigore dal 15 maggio 2021.
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