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IL FENOMENO DEL DOPING DALLA PROSPETTIVA ITALIANA E INTERNAZIONALE
lista delle sostanze e metodi proibiti;
controlli antidoping e investigazioni; laboratori;
esenzione a fini terapeutici;
protezione dei dati personali;
conformità dei firmatari; formazione e gestione del risultato.
La Lista delle sostanze e metodi proibiti è predisposta dall’Agenzia
Mondiale Antidoping ed entra in vigore, salvo diverse indicazioni, tre mesi
dopo la sua pubblicazione da parte della WADA sul proprio sito; essa compren-
de sia le sostanze e i metodi proibiti in competizione e fuori competizione ,
(22)
sia le sostanze e i metodi proibiti solo in competizione.
Per quanto riguarda i controlli antidoping e le investigazioni, si tratta della
principale finalità degli Standard Internazionali, volti alla pianificazione dello
svolgimento di test efficaci, sia in gara che fuori gara, preservando l’integrità e
l’identità dei campioni biologici prelevati sino al loro trasporto presso il labora-
torio accreditato per lo svolgimento delle relative analisi .
(23)
In merito a ciò, gli Standard si propongono di razionalizzare le procedure
di raccolta, valutazione e utilizzo dei dati e lo svolgimento delle indagini riguar-
do a eventuali violazioni. Lo scopo degli Standard Internazionali per i laboratori
è quello di garantire la produzione di risultati dei test antidoping validi e unifor-
mi anche dal punto di vista processuale, tale per cui vengono specificati anche
i criteri che devono essere soddisfatti dai laboratori stessi per raggiungere e
mantenere l’accreditamento da parte della WADA.
Con specifico riferimento ai casi di esenzione a fini terapeutici, posto che
gli atleti possono legittimamente trovare in condizioni di salute che richiedano
l’uso di particolari farmaci e trattamenti, non si può escludere il rischio che le
sostanze e i metodi cui ricorrere possano essere compresi nella Lista, in tal
modo comportando la violazione del Codice: in tale ipotesi l’atleta è tenuto ad
attivare la procedura per l’ottenimento di una Esenzione a Fini Terapeutici,
disciplinata dallo specifico Standard Internazionale WADA, cogente per ogni
Stato o ente firmatario del Codice .
(24)
(22) Tali sostanze costituiscono doping anche fuori dalla competizione, poiché possono incre-
mentare le prestazioni nelle future competizioni o possono agire come agenti mascheranti.
(23) Nel dettaglio, vengono disciplinati i criteri obbligatori per la pianificazione della distribuzio-
ne dei controlli (compreso il prelievo e l’utilizzo delle informazioni relative alla reperibilità
degli atleti), la notifica del controllo, la preparazione e lo svolgimento del prelievo dei cam-
pioni biologici e la gestione della sicurezza post-test degli stessi.
(24) Nel dettaglio, per quanto attiene ai requisiti per l’ottenimento dell’Esenzione a Fini
Terapeutici, gli Standard riportano i seguenti criteri:
a) l’atleta potrebbe subire un grave danno alla salute se la sostanza o il metodo proibiti fos-
sero sospesi nel corso del trattamento di una patologia medica acuta o cronica;
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