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LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA NEL CONTESTO DEL DEFINITO SISTEMA DEI DOVERI
                                         DI UN DIPENDENTE PUBBLICO




                    Da quella data, la relazione sulle entrate è venuta assumendo una diversa
               dimensione così come una più ampia articolazione, diventando, nei fatti, uno
               dei fiori all’occhiello della Corte dei conti .
                                                       (15)
                    Uno spirito - quello del Presidente di Sezione, Girolamo Caianiello - for-
               temente speculativo; e - come tale - capace di saper coniugare il significato for-
               nito dalla dottrina amministrativistica al principio del buon andamento con il
               significato ultroneo che esso aveva potuto assumere nel campo giuscontabilisti-
               co quando la gestione delle risorse pubbliche va ancorata ai parametri della effi-
               cienza, della economicità, della efficacia.
                    Così  che  è  da  ritenere  cosa  normale  per  tale  studioso  della  Pubblica
               Amministrazione la sua preoccupazione, dimostrata dopo l ‘entrata in vigore
               della legge n. 20/94, per quello che si sarebbe dovuto fare - e che egli consta-
               tava non farsi - per adeguare la cultura del controllo della Magistratura ai livelli
               raggiunti da altre Istituzioni superiori di controllo.
                    Da qui l’idea, diventata Progetto, di costituire il COGEST , di cui fu per
                                                                            (16)
               anni l’animatore culturale, coinvolgendo l’Accademia e le Parti Sociali, presenti
               nel CNEL: un think-thank di grande autorevolezza, capace di attirare le migliori
               intelligenze e di traguardare la Corte dei conti verso un nuovo territorio, quello
               dell’analisi delle politiche pubbliche , a dir poco impensabile per quei tempi.
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                    Analisi delle politiche pubbliche che si articola, come è noto, in due disci-
               pline che richiedono tecniche di lavoro differenti: il controllo di gestione e la
               valutazione delle politiche pubbliche.
                    Nella mente dell’Accademia, di quel settore di essa che vedeva possibile la
               misurazione dei rendimenti, ricorrendo ad indicatori di efficienza e di economi-
               cità che ne avrebbero dovuto costituire la base logica (ai fini di un controllo
               indipendente esterno della Corte dei conti basato sul metodo del confronto tra
               almeno due apparati…), tutto questo si sarebbe dovuto realizzare attraverso un
               vasto  programma  di  interventi  della  Scuola  Superiore  della  Pubblica
               Amministrazione(recentemente titolata come l’analoga agenzia di formazione
               della Francia) e del Formez.
                    Una missione quasi necessitata per un motivo assai semplice: nello stesso
               periodo storico si era realizzata un abbassamento della guardia nei riguardi dei
               dipendenti pubblici, eliminando la responsabilità amministrativa per colpa lieve
               (15)  V., Giuseppe Cataldi, in Funzione di controllo: rapporti tra la Corte dei conti ed il Parlamento, Senato
                    della Repubblica, 27 ottobre 1982, p. 55.
               (16)  V.,  AA.VV.,  Il  controllo  interno  nelle  amministrazioni  pubbliche,  (Atti  del  5  Convegno  Cogest),
                    Franco Angeli, Milano, 1998.
               (17)  V., R. Scalia, La cultura del controllo indipendente nell’ordinamento italiano, in Riv. Corte dei conti, n.
                    3/2019, pp. 81 ss.

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