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LE FRODI CAROSELLO COME ILLECITO PENAL-TRIBUTARIO VOLTO AD ALTERARE
                          FRAUDOLENTEMENTE IL MECCANISMO APPLICATIVO DELL’IVA




                    In  Italia,  per  quanto  attiene  il  regime  sanzionatorio  di  tali  meccanismi
               fraudolenti, oltre al sopra citato d.lgs. 74/2000 aggiornato al d.lgs. 24 settembre
               2015, n. 158, dedicato nello specifico ai reati tributari, interviene anche la legge
               n. 231/2001, che introduce nel nostro ordinamento la cosiddetta “responsabi-
               lità amministrativa” delle società per cui possiamo affermare che la normativa
               tributaria ha uno strumento di prevenzione e contrasto alle frodi, che prevede
               una responsabilità amministrativa per le società riguardo ai reati compiuti dai
               propri  rappresentanti  a  vantaggio  della  società  stessa.  Disciplina  applicabile,
               però, esclusivamente agli enti forniti di personalità giuridica e alle società e asso-
               ciazioni anche prive di personalità giuridica .
                                                         (43)


               9.  Le frodi carosello e le sue connessioni con i reati di riciclaggio e reimpiego
                    E proprio il reimpiego di denaro proveniente da attività illecite, come le
               frodi fiscali qui sopra richiamate, in attività economiche o finanziarie ufficiali,
               con la consapevolezza che si tratti di valori provenienti da attività delittuose,
               configura il reato di riciclaggio: ecco perché alle «frodi carosello», che permet-
               tono l’accumulo di fondi neri, si associa sistematicamente il reato di riciclaggio
               e investimento fittizio, realizzato principalmente da associazioni a delinquere,
               sempre più spesso di stampo mafioso.
                    Analizzando sommariamente una delle inchieste più note nello specifico
               settore, ovvero “il caso Fastweb e Telecom Italia Sparkle”, in maniera chiara e linea-
               re viene spiegato il concetto di «frode carosello», da intendersi cioè come quella
               operazione di natura fraudolenta, messa in piedi da più soggetti operanti all’in-
               terno del territorio comunitario, destinata a far ottenere un indebito rimborso
               del credito IVA maturato fittiziamente, in assenza di operazioni di natura com-
               merciale.
                    Come  correttamente  indicato  nelle  carte  dell’inchiesta,  tale  operazione
               viene realizzata con almeno tre soggetti distribuiti nel territorio comunitario e
               con quattro precise mosse.
                    1)In primo luogo venivano realizzate o individuate, una serie di società ‘A’,
               tutte con sede all’estero nell’ambito dell’Ue e di fatto create ad hoc per le ope-
               razioni delittuose, nonché una serie di società ‘B’, con sede in Italia e anch’esse
               di fatto create ad hoc;
                    2)‘A’ cedeva fittiziamente a ‘B’ un valore pari a ‘100’ di servizi, di solito
               traffico telefonico ma non solo, senza pagare l’IVA poiché si trattava di cessione
               all’interno di Stati appartenenti all’Ue (la cosiddetta cessione ‘intra’);
               (43)  S. Porfido, Iusitinere, 2017.

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