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LE FRODI CAROSELLO COME ILLECITO PENAL-TRIBUTARIO VOLTO AD ALTERARE
                          FRAUDOLENTEMENTE IL MECCANISMO APPLICATIVO DELL’IVA




                    L’operatività avviene quindi quasi sempre all’interno di una rete di impre-
               se, tra cui si evidenziano società reali e società cartiere;
                      corporate governance/organizzazione/bilancio : la cartiera ha molto spesso la
                                                            (37)
               forma giuridica di società a responsabilità limitata e gli amministratori sono di fre-
               quente delle “teste di legno”. La sua organizzazione è pressoché inesistente: non
               ha immobili, capannoni, automezzi, magazzini, attrezzature, strutture di vendita,
               ecc., ed è sprovvista o quasi di personale interno ed esterno. Alcune delle cartiere
               rilevate nelle sentenze della Cassazione presentano i bilanci in forma abbreviata;
                      settori di operatività: le cartiere individuate nelle sentenze della Cassazione
               consultate operano in settori molto eterogenei e non appaiono concentrate in
               specifiche attività economiche. Due sentenze tra quelle consultate  rilevano
                                                                                 (38)
               anche l’utilizzo delle cartiere da parte della criminalità organizzata per realizzare
               forme di evasione fiscale, di finanziamento e reinvestimento di capitali.


               8.  Società cartiere e frodi carosello
                    In tema di operatività di una società cartiera, proprio il GAFI pone parti-
               colare attenzione alla attività delle società cartiere stesse quando esse specializ-
               zano la loro attività, sovrapponendosi alle VAT carousel frauds , in italiano le
                                                                            (39)
               cosiddette frodi carosello IVA o frodi IVA. Tali tipologie di truffa, largamente
               perpetrata anche dalla criminalità organizzata, costituiscono per diffusione e
               complessità una delle principali preoccupazioni per le amministrazioni finanzia-
               rie italiane ed europee e si caratterizzano per l’applicazione di uno schema dove
               sono coinvolti più soggetti societari.
                    Nelle operazioni cosiddette “frodi carosello” ricadono le fattispecie crimi-
               nose di cui agli artt. 2 e 8, d.lgs. n. 74/2000, rispettivamente “dichiarazione frau-
               dolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”, ed
               “emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”. La fattispecie
               più utilizzata riguarda la vendita di prodotti o servizi da parte di una società “inter-
               posta” (che ha acquistato gli stessi da fornitore intracomunitario, quindi senza
               applicazione dell’IVA secondo il principio comunitario del cosiddetto reverse char-
               ge) alla società “interponente” (reale interessata all’acquisto dei prodotti).
                    Rilevato che la successiva operazione di vendita viene svolta in Italia, la
               fattura dell’interposto è comprensiva d’IVA, che l’interponente versa all’inter-
               posto, permettendogli di andare a credito.

               (37)  Cass. n. 28979/2016, n. 5434/2017, n. 6262/2019, n. 36247/2019 e n. 38599/2019.
               (38)  Cass. n. 15681/2019 e n. 15041/2019.
               (39)  GAFI, 2007.

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