Page 39 - Rassegna 2023-1
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UN DOVERE SPECIALE VERSO LA REPUBBLICA E LA COSTITUZIONE.
                                       DISCIPLINA, ONORE, GIURAMENTO




               fuori dell’esercizio professionale quando ritenuti rilevanti e incidenti sul deco-
               ro della professione» (art. 1). Questa integrità, i cui contenuti normativi si col-
               locano fra le leggi di natura coercitiva e la responsabilità strettamente indivi-
               duale per le proprie scelte nello svolgimento dei propri compiti, si manifesta
               nella consapevolezza dell’autorità rivestita e dei suoi limiti, in uno stile e in
               atteggiamenti conseguenti, nell’attenzione costante a evitare situazioni perce-
               pite come inappropriate per il “decoro” (l’onore) della professione o senz’altro
               con esso incompatibili. Da essa dipende in misura essenziale, come ho detto,
               la fiducia dei cittadini.
                    Un codice di comportamento – ha scritto Bernardo Giorgio Mattarella
               commentando quello varato nel 1994 da Sabino Cassese per i dipendenti delle
               pubbliche amministrazioni – è uno strumento di orientamento e anche di inter-
               pretazione delle leggi. In questo senso, esso «è uno strumento di garanzia, per-
               ché consente all’interessato di conoscere con maggiore precisione i comporta-
               menti che potrebbero essere considerati illeciti» . Un codice è importante a
                                                              (19)
               tutela dell’imparzialità dell’amministrazione, ma è proprio preoccupandosi della
               correttezza dei dipendenti che esso si preoccupa «anche della fiducia dei citta-
               dini nelle amministrazioni […] Dal punto di vista dell’etica privata, l’immagine
               esterna può essere del tutto irrilevante, anzi preoccuparsene troppo è spesso
               considerato un atteggiamento criticabile; dal punto di vista dell’etica pubblica,
               però, le apparenze sono importanti, perché influiscono sul rapporto tra cittadi-
               ni e istituzioni e sulla fiducia dei primi nelle seconde» .
                                                                   (20)


               4.  Si può rischiare la vita per ciò in cui non si crede?
                    Le nozioni di disciplina e onore già richiamano una dimensione interiore
               di appropriazione, impegno e, in caso di fallimento, vergogna. E il costo repu-
               tazionale delle proprie mancanze è già, ovviamente, una sanzione. Per evitare
               quest’ultima, tuttavia, potrebbe essere sufficiente la conformità esteriore, che
               assume  peraltro  rilievo  decisivo,  come  ho  appena  sottolineato,  in  vista  della
               garanzia della fiducia del pubblico: è impossibile disinteressarsi delle apparenze
               «in un sistema basato sulla possibilità degli amministrati di fare valere la respon-
               sabilità degli amministratori, e in cui l’amministrazione tende a ricevere una
               legittimazione dalla società» . Ciò può significare, in concreto, che occorre
                                           (21)

               (19)  B.G. Mattarella, Le regole dell’onestà. Etica, politica, amministrazione, Bologna, il Mulino, 2007, p.
                    151.
               (20)  Ivi, pp. 160-161.
               (21)  Ivi, p. 161.

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