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LIBRI
Lorenzo Trapassi
La fragile intesa. Berlino e le relazioni euro-atlantiche
nei primi anni della Guerra fredda
LUISS University Press, 2022, pp. 178, euro 16,00
L’opera analizza i rapporti dal dopoguerra in poi tra
gli Usa e la Germania, focalizzandosi sulla stagione del
cancellierato di Konrad Adenauer (1949-1963) ed
offrendo una puntuale panoramica della fase cruciale
relativa alla ricostruzione dell’ordine internazionale
sulle macerie della Seconda guerra mondiale. Nel 1945-
1949 iniziò quello che viene definito legame con
l’Occidente e che ha segnato l’intera storia tedesca del
secondo Novecento. Eppure questo legame politico
fortissimo non fu privo di aspettative disattese. L’autore ben descrive la delusione
della classe dirigente e politica tedesca di fronte all’indifferenza statunitense verso
una immediata riunificazione tedesca. In questi anni di difficili equilibri geopolitici,
la Germania abbandona il suo Sonderweg (Deutscher Sonderweg, via peculiare) ossia
quel percorso particolare di legittimazione politica diverso da quello intrapreso dalle
altre potenze europee sulla via della democrazia liberale parlamentare e che l’aveva
portata nel 1871 alla formazione dell’Impero tedesco e nel 1945 alla sconfitta nella
Seconda guerra mondiale. Adenauer si è impegnato con successo per ridare alla
Germania uscita distrutta dal secondo conflitto mondiale lo status di Paese sovrano,
dotato di pari diritti rispetto agli altri membri della comunità internazionale. Questo
grande impulso innovativo, sia all’interno che all’esterno viene, secondo lo scrittore,
definito dalla storia come Westbindung, “ossia il collegamento del Paese
all’Occidente dopo decenni di conflitti sferrati da una Germania impregnata di mili-
tarismo e, da ultimo col nazismo, portatrice di un credo di superiorità razziale”.
In questo particolare scorcio storico, l’America cercava l’equilibrio nel braccio
di ferro con l’Unione Sovietica mentre la Repubblica Federale Tedesca (RFT) di
Adenauer di far prevalere la forza americana su quella sovietica, al fine di ottenere
la riunificazione che arriverà soltanto nell’ottobre 1990, a seguito della caduta del
muro di Berlino. La Repubblica Federale subì le decisioni di Washington in materia
di politica estera e sicurezza europea maturando la consapevolezza che l’alleato
americano fosse inaffidabile per il raggiungimento del già menzionato obiettivo
esiziale di politica estera.
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