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Rosario Livatino operatore di giustizia, e la missione del Carabiniere

                    !   Monsignor Santo Marcianò, Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia



                  Nella sua Peregrinatio in vari luoghi d’Italia, la Reliquia del Beato Rosario
             Livatino  ha  sostato  anche  presso  la  Scuola  Ufficiali  della  nostra  Arma  dei
             Carabinieri. Un evento significativo, che non può non coinvolgere chi, come i
             tanti giovani che si preparano a diventare Carabinieri, si prepara ad offrire al
             Paese e al mondo un servizio alla giustizia.
                  Rosario Livatino è stato un operatore di giustizia. Come egli stesso dice
             con molta chiarezza in uno dei pochissimi interventi di cui disponiamo, la cosa
             più importante del giudice è «decidere», il che può essere fatto secondo giustizia
             o in modo non conforme alla giustizia. Questo, per un giudice, è cruciale. Tutti,
             però, siamo chiamati a decidere e decidere - egli specifica - significa scegliere e
             scegliere è centrale nella vita, specie in età giovanile.
                  Scegliere di prepararsi a svolgere un compito non viene fatto una volta per
             tutte; ogni scelta si compone di tante piccole scelte che obbligano a scegliere di
             volta in volta la giustizia, a diventare di volta in volta operatori di giustizia. Il
             messaggio del Beato Livatino incita con grande forza a scegliere; e quanto è
             necessario imparare a scegliere, soprattutto in un mondo che pone dinanzi a
             scelte di cui spesso non siamo consapevoli, in quanto non liberi dai condizio-
             namenti!  Per  scegliere,  pertanto,  bisogna  conoscere,  studiare  e  saper  andare
             nella profondità delle cose, come egli fece Livatino.
                  C’è, però, un passo in più che la sua figura ci suggerisce; egli non è stato
             solo un operatore di giustizia ma è stato un uomo giusto, perché non limitava
             il senso della giustizia al suo operare, non era in sintonia con la giustizia solo
             durante i processi o gli atti che scriveva; egli riteneva che la giustizia dovesse
             penetrare la sua vita, includendo le scelte fatte sul piano personale e sui com-
             portamenti esterni. Tutto era in lui filtrato, permeato da questo senso di giusti-
             zia che lo rendeva un uomo giusto nell’essere.
                  L’Arma dei Carabinieri nei suoi centri di formazione, a partire dalla Scuola
             Ufficiali, pone molta attenzione nel formare persone giuste. Propone lo studio,
             per schiudere la porta della conoscenza. Offre diversi percorsi di allenamento,
             per  preparare  gli  allievi  alle  diverse  tipologie  di  intervento  che  la  missione
             richiede.
                  Forma le persone, la persona, nel senso più completo del termine: secon-
             do il suo profilo umano, professionale, etico e spirituale.

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