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IL GAMBLING IN ITALIA E NEL MONDO
economica in cui l’industria del gambling ha assunto, nel tempo, un ruolo sem-
pre più essenziale e preponderante .
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Ultima, ma non meno importante, la menzione dei minori di età e i
cosiddetti vulnerable adults, che si potrebbero descrivere come quei soggetti
che presentano delle difficoltà nello sviluppo delle più elementari abilità di
vita.
Inserita fra gli obiettivi principali della legge del 2005, la salvaguardia di
tali categorie dagli effetti indesiderati della liberalizzazione del gambling è uno dei
momenti più interessanti della nuova normativa, anche e soprattutto nell’ottica
di esportare nel nostro Paese un modello, come quello inglese, che pur non
potendosi proclamare efficace per definizione, presenta l’indubbio vantaggio
dell’essere stato messo a punto in virtù di un’esperienza ben più radicata e anti-
ca di quella italiana.
Al fine di perseguire con successo i tre principali obiettivi dichiarati nella
norma, il Gambling Act ha creato la Gambling Commission , un ente pubblico
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extra-ministeriale adibito alla regolamentazione del gioco d’azzardo e la super-
visione delle leggi in materia in tutto il territorio di Gran Bretagna e Irlanda del
Nord.
Istituita nel 2005, la Gambling Commission soltanto nel 2007 ha assunto
pieni poteri in materia di sale giochi, scommesse, bingo, casinò, slot machine e lot-
terie, occupandosi principalmente del rilascio di licenze agli operatori di gam-
bling .
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Ampie prerogative sono riconosciute a questo soggetto pubblico anche in
relazione al monitoraggio delle attività delle imprese di gambling, nonché all’esa-
me delle attività finanziarie delle stesse, tramite personale specializzato.
(18) Dopo che nel 1960 furono legalizzati i cosiddetti off-course bookmakers - o gli allibratori non
ancora regolarizzati - negli ultimi decenni i centri scommesse si sono moltiplicati tanto fisi-
camente - si calcola che solo a Londra ce ne siano più di mille - che on line, tanto che, dati
alla mano, il mercato delle scommesse sportive su Internet è stimato in circa 650 milioni di
sterline. Un’enormità, se si pensa, inoltre che, in tempi di crisi generalizzata, è un settore che
nel triennio 2009-2012 ha fatto registrare un tasso di crescita di ben il sette per cento.
(19) Il sito web della Gambling Commission è disponibile alla pagina:
http://www.gamblingcommission.gov.uk/home.aspx.
(20) La Gambling Commission ha il compito di rilasciare licenze anche per il gioco d’azzardo “a
distanza” per le imprese con sede nel territorio della Gran Bretagna; gli operatori con sede
all’estero, dovranno, invece, ottenere una licenza speciale, sulla scorta delle disposizioni con-
tenute nell’emendamento del 2014 del Gambling Act.
La Gambling Commission ha, altresì, il potere di imporre multe nonché, nei casi più gravi, di
ritirare le licenze rilasciate, con un elenco specifico dei trasgressori, pubblicato sul sito del-
l’ente; ha inoltre il compito di indagare sul gioco d’azzardo illegale, perseguendo i responsa-
bili. Possiede, infine, poteri consultivi nei confronti delle autorità nazionali e locali in materia
di giochi e scommesse.
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