Page 135 - Rassegna 2023-1
P. 135

IL GAMBLING IN ITALIA E NEL MONDO




                    Questa sorta di precocità imprenditoriale attribuibile agli operatori britan-
               nici rispetto ai competitors stranieri è andata di pari passo con una rapida riorga-
               nizzazione del settore, anche dal punto di vista normativo, che ha saputo rego-
               lamentarlo nei dettagli, creando così un insieme di norme, generali e particolari,
               che si applicano al gioco d’azzardo e all’industria del gambling, quello che oggi
               potremmo definire il moderno Gambling Law.
                    È appena il caso di sottolineare, a tale proposito, che il Gambling Law non
               è una specifica branca del diritto, né tantomeno risulta cristallizzato all’interno
               di un codice, ma è riconducibile, piuttosto, ad una raccolta di norme attinte da
               diversi settori del diritto, come il diritto penale, il diritto amministrativo, il dirit-
               to civile e il diritto della concorrenza, con il gioco d’azzardo a fungere da mini-
               mo comune denominatore.
                    Ben si comprende, pertanto, come l’idea di raccogliere in un unico volume
               tutte le legge che compongono la vasta disciplina del Gambling Law possa rive-
               larsi un’impresa quanto mai ardua, non fosse altro per il rischio di inserire in un
               unico calderone normativo una serie di norme anche molto distanti fra loro
               nella geografia del diritto .
                                        (11)


               3.  Tre secoli di Gambling Law: dal Gaming Act del 1845 al Gambling Act
                  del 2005
                    In materia di Gambling Law è interessante, oltre che utile, effettuare un
               excursus storico delle principali norme che, negli anni, hanno connotato la disci-
               plina dei giochi e delle scommesse nel Regno Unito.
                    Si tratta, in realtà, di un esercizio piuttosto semplice, dal momento che,
               sino al 1° settembre del 2007, la sola legge applicabile in epoca contemporanea
               è stata il Gaming Act  del 1845 , una norma emanata dal Parlamento britan-
                                   (12)
                                              (13)
               nico  in  considerazione  della  crescente  preoccupazione  che,  all’epoca,  stava
               suscitando il dilagare del fenomeno del gambling in terra d’Albione.


               (11)  Per questi motivi, non deve sorprendere il fatto per cui in Inghilterra, tipicamente, un avvo-
                    cato esperto in Gambling Law è un professionista che conosce il diritto in maniera così appro-
                    fondita da riuscire ad estrapolare dalle singole discipline la norma che, di volta in volta, può
                    fare al caso del proprio cliente, sia esso uno scommettitore o un bookmaker.
               (12)  La norma subì numerose modifiche e, precisamente, nel 1960 con il Betting and Gaming Act,
                    nel 1968 con il Theft Act e nel 2005 con il Gambling Act, di cui parleremo infra.
               (13)  È opportuno precisare, andando ancora indietro nel tempo, che la legge del ’45 andava ad
                    abrogare  anche  un’altra  norma  particolarmente  longeva,  l’Unlawful  Games  Act  del  1541,
                    approvata dal Parlamento inglese con l’obiettivo dichiarato di abolire la proliferazione di
                    nuovi giochi, come il cricket, i dadi e le carte, che sarebbero stati destinati, secondo i legislatori
                    dell’epoca, a soppiantare la nobile arte del tiro con l’arco.

                                                                                        133
   130   131   132   133   134   135   136   137   138   139   140