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DOTTRINA
non è che il gioco d’azzardo nelle sue varie forme e sfaccettature, così come
inteso e vissuto in Inghilterra, Paese che per primo ha regolamentato una prassi
diffusa da diversi secoli .
(9)
Dal giorno in cui è stata effettuata la prima scommessa tanto è cambiato,
nuovi sport sono stati inventati e, di conseguenza, l’offerta per lo scommetti-
tore, il gambler, è diventata sempre più completa e variegata, tale per cui il nove-
ro dei giochi d’azzardo offerti dagli operatori commerciali del settore, i cosid-
detti bookmakers, comprende oggi una nutrita serie di opzioni ludiche , alcune
(10)
delle quali riproducibili, nelle loro caratteristiche fondamentali, sul mercato
dell’online, che negli ultimi anni si è reso protagonista di una crescita esponen-
ziale.
A tale proposito, è opportuno considerare che ciò che ha reso il settore
dei giochi e delle scommesse un fenomeno globale è stato proprio l’avvento di
Internet, che ha offerto al mercato uno spazio - in origine - quasi completamen-
te deregolamentato (rectius: non regolamentato).
Successivamente, l’offerta è stata amplificata, creando la versione online
dei giochi più importanti, moltiplicando, di fatto, il numero di potenziali utenti,
data l’attitudine dello strumento telematico a valicare i confini nazionali, per
proporsi al mercato globale.
Non deve sorprendere, per questi motivi, che i bookmakers provenienti dal
Regno Unito abbiano raggiunto per primi la porzione più consistente di un
pubblico di giocatori ai quali, dalla fine degli anni Novanta in poi, è stata offerta
la possibilità di effettuare le proprie puntate comodamente seduti sul divano di
casa.
(9) Gli storici affermano che la consuetudine di puntare una somma di denaro su un evento
sportivo - precisamente, una corsa di cavalli - sia nata nel 1780.
Il gioco d’azzardo, tuttavia, ha sempre suscitato un fascino particolare nei confronti degli
inglesi, che sfidavano la sorte con le lotterie locali sin dal diciassettesimo secolo; è interes-
sante riportare, infatti, come il primo atto normativo che ha regolarizzato questo tipo di con-
corsi sia uno statuto del 1698, attraverso cui i sudditi della Corona venivano diffidati dal par-
tecipare a lotterie non autorizzate dalla legge.
(10) Tipicamente, il settore del gambling non comprende soltanto le scommesse sugli eventi spor-
tivi, ma, anche:
1) il bingo e i casinò (sia online sia offline);
2) le lotterie, regionali e nazionali;
3) gli scratchcards, traducibili con il termine “gratta e vinci”;
4) sale giochi, a loro volta suddivise in centri di gioco per adulti e centri per intrattenimento
familiare;
5) i cosiddetti giochi da pub, come le freccette e il biliardo;
6) il gioco d’azzardo a distanza, rappresentato dai bookmakers online: amplius;
cfr. I. Nelson Rose I., Owens Martin D. Jr. Internet Gaming Law: Second Edition, Revised and
Expanded, Mary Ann Liebert, New Rochelle, New York, 2009. pp. 27-70.
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