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DOTTRINA
4. La tutela dei più deboli: il Safeguarding Vulnerable Groups Act
In materia di gambling, è possibile affermare che i minori non rappresentano
la categoria più a rischio, nonostante la fisiologica curiosità che i ragazzi di
quell’età possono riservare al gioco d’azzardo; in realtà, sono gli adulti a rischia-
re un maggiore coinvolgimento nel turbine emozionale dell’azzardo, che diven-
ta malsano, quando non proprio autodistruttivo, nel momento in cui si abusa di
tale passatempo.
Posto che, tanto nel Regno Unito - che rimane il Paese più sensibile e attivo
in materia - quanto in Italia non esiste una ricetta sicura per limitare i danni che
le persone affette da ludopatia infliggono a sé stesse ed alle proprie famiglie, la
legislazione d’oltremanica si distingue per la predisposizione di una serie di
misure assistenziali che fanno capo al Safeguarding Vulnerable Groups Act .
(21)
Il provvedimento, adottato nel 2006, è specificamente dedicato ai minori di
età (children) ed ai cosiddetti adulti vulnerabili (vulnerable adults) - che insieme for-
mano i suddetti Vulnerable Groups - che la norma in parola si prefigge di tutelare.
Il Safeguarding Vulnerable Groups Act ha posto le basi, fra le altre cose, per
la costituzione dell’Indipendent Safeguarding Authority, un ente pubblico extra-
ministeriale adibito al controllo delle attività delle categorie a rischio, che dal
1° dicembre 2012 si è unito al Criminal Records Bureau per formare la Disclosure
and Barring Service , che a sua volta si occupa del collocamento dei minori in
(22)
età lavorativa e degli adulti vulnerabili .
(23)
Per quanto concerne i metodi utilizzati, la norma rende illegale l’ingresso
dei soggetti appartenenti alla categoria dei Vulnerable Groups nei luoghi dove si
pratica il gambling, con l’unica eccezione dei centri di intrattenimento familiare,
all’interno dei quali si svolgono passatempi privi dell’elemento dell’azzardo.
Nei casi più gravi, viene messo a disposizione delle categorie a rischio un
sistema assistenziale che offre soluzioni differenti a seconda dei casi, che vanno
dall’ospitalità in alloggi residenziali e case protette alla vera e propria assistenza
domiciliare. Gli interventi normativi successivi all’emanazione del Gambling Act
hanno dunque dimostrato che il sistema inglese, nonostante le premesse maggior-
mente orientate alla tutela degli affari delle compagnie di betting, tengono in debito
conto la salute psico-fisica di coloro che non sono in grado di badare a sé stessi.
(21) Il testo del provvedimento, completo di tutti gli ultimi emendamenti, è disponibile alla pagina:
http://www.legislation.gov.uk/ukpga/2006/47/contents.
(22) Il sito web della Disclosure and Barring Service è disponibile alla pagina:
https://www.gov.uk/government/organisations/disclosure-and-barring-service.
(23) A ben vedere, il servizio offerto da questo ente ha l’effetto di tutelare non soltanto i soggetti
più deboli, ma anche i loro potenziali datori di lavoro, che possono in ogni momento chie-
dere ed ottenere informazioni sui candidati.
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