Page 116 - Rassegna 2023-1
P. 116
DOTTRINA
Nel Manuale viene descritta una serie di nove condizioni che il clinico
deve rintracciare nel soggetto per arrivare ad una diagnosi. Devono essere pre-
senti almeno quattro di queste condizioni, nell’ultimo anno di vita del paziente,
per poter porre diagnosi di disturbo da gioco d’azzardo. Più è alto il numero di
condizioni presenti più è severa la patologia e, solitamente, gli espedienti per
ottenere denaro da giocare sono correlati ad un disturbo grave.
Le nove condizioni per porre diagnosi di disturbo da gioco d’azzardo pos-
sono essere così esplicate:
il soggetto ha pensieri persistenti rivolti al gioco d’azzardo, sulle passa-
te e prossime esperienze di gioco, sugli ostacoli al gioco e su come ottenere
denaro;
spesso gioca nei momenti in cui avverte un disagio interiore dovuto ad
ansia, umore basso, senso di colpa, ecc.;
è come se la persona “rincorresse le proprie perdite”, nel senso che
ritenta spesso di giocare dopo aver perso denaro;
egli ha provato, più volte e senza successo, a ridurre o interrompere il
gioco;
quando prova a ridurre o interrompere il gioco diventa irrequieto o irritabile;
il paziente per raggiungere uno stato di eccitazione legato al gioco, ha
un bisogno di quantità crescenti di denaro;
per nascondere la sua crescente dipendenza dal gioco d’azzardo utilizza
frequentemente la menzogna;
a causa dell’impegno mentale, di tempo e di danaro che richiede il suo
stato di dipendenza, il soggetto mette in pericolo o perde relazioni significative,
lavoro, opportunità di studio e carriera;
quando arriva ad avere una grave crisi finanziaria procurata dal gioco
d’azzardo, conta sugli altri per procurarsi denaro.
Uno specialista della salute mentale, di fronte a un quadro clinico di que-
sto tipo, deve però poter escludere altre patologie psichiatriche. Ad esempio, il
comportamento disfunzionale legato al gioco d’azzardo potrebbe presentarsi,
in modo simile, anche in un paziente che sta vivendo un episodio maniacale. Lo
specialista possiede gli strumenti per una cosiddetta diagnosi differenziale.
Con la classificazione attuale del disturbo da gioco d’azzardo sono ade-
guatamente considerate tutte le evidenze scientifiche che lo rendono analogo
ad un disturbo da uso di sostanze, per i sintomi come craving (desiderio incon-
trollabile) e astinenza, per le alterazioni neuro-funzionali, per la compresenza
di altri disturbi mentali come quelli depressivi e di cattivo controllo degli
impulsi.
114