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DOTTRINA




                  Nel Manuale viene descritta una serie di nove condizioni che il clinico
             deve rintracciare nel soggetto per arrivare ad una diagnosi. Devono essere pre-
             senti almeno quattro di queste condizioni, nell’ultimo anno di vita del paziente,
             per poter porre diagnosi di disturbo da gioco d’azzardo. Più è alto il numero di
             condizioni presenti più è severa la patologia e, solitamente, gli espedienti per
             ottenere denaro da giocare sono correlati ad un disturbo grave.
                  Le nove condizioni per porre diagnosi di disturbo da gioco d’azzardo pos-
             sono essere così esplicate:
                    il soggetto ha pensieri persistenti rivolti al gioco d’azzardo, sulle passa-
             te e prossime esperienze di gioco, sugli ostacoli al gioco e su come ottenere
             denaro;
                    spesso gioca nei momenti in cui avverte un disagio interiore dovuto ad
             ansia, umore basso, senso di colpa, ecc.;
                    è come se la persona “rincorresse le proprie perdite”, nel senso che
             ritenta spesso di giocare dopo aver perso denaro;
                    egli ha provato, più volte e senza successo, a ridurre o interrompere il
             gioco;
                    quando prova a ridurre o interrompere il gioco diventa irrequieto o irritabile;
                    il paziente per raggiungere uno stato di eccitazione legato al gioco, ha
             un bisogno di quantità crescenti di denaro;
                    per nascondere la sua crescente dipendenza dal gioco d’azzardo utilizza
             frequentemente la menzogna;
                    a causa dell’impegno mentale, di tempo e di danaro che richiede il suo
             stato di dipendenza, il soggetto mette in pericolo o perde relazioni significative,
             lavoro, opportunità di studio e carriera;
                    quando arriva ad avere una grave crisi finanziaria procurata dal gioco
             d’azzardo, conta sugli altri per procurarsi denaro.
                  Uno specialista della salute mentale, di fronte a un quadro clinico di que-
             sto tipo, deve però poter escludere altre patologie psichiatriche. Ad esempio, il
             comportamento disfunzionale legato al gioco d’azzardo potrebbe presentarsi,
             in modo simile, anche in un paziente che sta vivendo un episodio maniacale. Lo
             specialista possiede gli strumenti per una cosiddetta diagnosi differenziale.
                  Con la classificazione attuale del disturbo da gioco d’azzardo sono ade-
             guatamente considerate tutte le evidenze scientifiche che lo rendono analogo
             ad un disturbo da uso di sostanze, per i sintomi come craving (desiderio incon-
             trollabile) e astinenza, per le alterazioni neuro-funzionali, per la compresenza
             di  altri  disturbi  mentali  come  quelli  depressivi  e  di  cattivo  controllo  degli
             impulsi.

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