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DEMOCRAZIA DIGITALE E PATRIMONIO CULTURALE
Nei prossimi anni i territori programmeranno al meglio le proprie politiche
di sviluppo per essere competitivi con quelli del mondo che hanno già avviato
proprie strategie per distinguersi e caratterizzarsi sul palcoscenico internazionale.
L’Italia ha come obiettivo quello di tutelare e di valorizzare molte delle sue realtà
territoriali e non solo le zone più conosciute per la loro eccellenza.
Il territorio italiano è composto da tante micro identità locali, spesso poco
conosciute anche nella regione di appartenenza. Sono identità non ancora rico-
nosciute come beni culturali e patrimoniali, ma questi luoghi sono stati spesso tea-
tro di avvenimenti storici e testimoni del passaggio di personaggi di grande rile-
vanza. Esistono molti altri luoghi ricchi di beni culturali e di tradizioni eccellenti,
di beni immateriali; come potrebbe essere l’ambientazione di un’opera letteraria,
il luogo dove sono nate composizione musicale o un paesaggio naturalistico.
L’Italia dispone di un patrimonio quantitativamente e qualitativamente
caratterizzato da numerose eccellenze, molte concentrate nelle maggiori città
d’arte, altre in territori impropriamente definiti “minori” o “meno noti”, quindi
non sufficientemente riconosciuti, venendo sottoposti a operazioni commerciali
e di propaganda in modo inadeguato . Il mezzo per eccellenza di divulgazione
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è la pubblicità. Si deve prendere coscienza del valore del patrimonio italiano, dei
territori in cui si vive e di cui si può diventare testimoni, la storia e le tradizioni
di questi luoghi appartengono ai rispettivi contesti.
Lo sforzo sta nel riconoscere il valore del patrimonio materiale e immate-
riale facendolo diventare un prodotto da promuovere e da commercializzare
nello scenario internazionale. L’evoluzione tecnologica permette di divulgare e
far conoscere il valore del patrimonio italiano per attrarre più utenti e magari
anche investitori. Questa, per il territorio, dovrebbe concentrarsi sugli aspetti
emozionali e sull’esperienza in grado di comunicare agli utenti, attraverso le
immagini, i racconti e le descrizioni delle meraviglie del nostro Paese .
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Si potrebbe pensare ad una condivisione di progetti con altri popoli, motivan-
doli ad approfondire il ruolo che hanno avuto in Italia nei secoli passati: ci si rende-
rebbe conto che, in futuro, una parte del nostro patrimonio culturale materiale
potrebbe essere condiviso anche con loro. Peraltro, la rivisitazione delle culture e dei
conflitti di un’epoca passata potrebbe far capire l’importanza delle soluzioni allora
trovate per gli accordi di pace. Molti popoli acquisirono gli elementi positivi della
cultura italiana, ad esempio quella giuridica, quella religiosa e quella architettonica.
(9) S. LURAGHI, P. STRINGA, Cultura e territorio: beni e attività culturali, valorizzazione e indotto in pro-
spettiva europea, Milano, 2008, pag. 18.
(10) Cfr. C. BIZZARRI, La valorizzazione economica del territorio mediante le attività turistiche, Roma, 2008,
pagg. 15 ss.
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