Page 18 - Rassegna 2022-3
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DOTTRINA




                  L’obiettivo è sempre lo stesso: valorizzare il passato per comprendere il
             presente. A tal fine, le attività d’intervento sono le più varie tra cui il migliora-
             mento delle modalità e diffusione della conoscenza dei beni culturali e paesag-
             gistici,  l’organizzazione  di  studi,  ricerche  e  iniziative  scientifiche,  di  attività
             didattiche-divulgative,  di  mostre,  di  eventi  culturali  in  relazione  ad  eventi  di
             conservazione e di itinerari culturali e ambientali.
                  L’attività di valorizzazione appare come l’azione in grado di realizzare e
             identificare  dei  processi  che  permettono  di  analizzare  il  patrimonio  culturale
             rispetto al suo valore, il quale ha una doppia accezione: simbolica ed economica.
                  Nel caso del valore si considera l’importanza associata al bene materiale o
             immateriale, sia per il ruolo culturale svolto nel passato sia per la rispondenza
             nella fruizione. Per quanto riguarda la valenza economica emerge un’ulteriore
             distinzione tra “valore d’uso” ovvero la capacità del bene di rispondere a un desi-
             derio e il “valore di scambio”, ossia la possibilità attribuita a quel bene di essere
             scambiato con altri beni. L’azione di valorizzazione ha quindi lo scopo di miglio-
             rare la visibilità pubblica in rapporto alla conoscenza del patrimonio culturale
             per assicurare la migliore fruibilità nella prospettiva di una crescita dell’utenza.
                  La valorizzazione del territorio, in particolare, è un’attività che si svolge in
             più fasi. Bisogna anzitutto individuare i correttivi necessari per la tutela dei beni
             culturali e ambientali. Questa fase deve essere necessariamente propedeutica
             alla fase di valorizzazione vera e propria perché consente una prima risoluzione
             dei conflitti. Infatti, nel momento in cui è stata assicurata la conservazione dei
             beni è possibile passare all’individuazione di indirizzi specifici e di linee guida
             che, attraverso lo sfruttamento in maniera sinergica delle varie risorse presenti
             sul territorio, sono in grado di consentire la sua valorizzazione .
                                                                         (7)
                  Il passo successivo attiene invece alla pianificazione strategica e all’attua-
             zione del progetto sul piano pratico. Questa fase deve necessariamente tenere
             conto della presenza di un patrimonio architettonico e urbano eventualmente
             di rilievo nonché della presenza di eventuali risorse naturalistiche. Questo stadio
             richiede necessariamente il coordinamento tra i vari soggetti istituzionali pre-
             senti sul territorio e deve tenere conto anche delle istanze della popolazione .
                                                                                      (8)
                  Negli ultimi anni in queste discussioni sono stati coinvolti vari specialisti,
             in una visione di multidisciplinarietà, che comprendono i settori dell’economia,
             della giurisprudenza e della gestione.

             (7)  Sul punto si v. C. M. GOLINELLI, Cultura, impresa e territorio. La valorizzazione del patrimonio cul-
                  turale: verso la definizione di un modello di governance, Milano, 2007, pagg. 16 ss.
             (8)  Si v. G. PALAMARA, Strategie di valorizzazione dei beni culturali a fini turistici, in S. LURAGHI, P.
                  STRINGA (a cura di), Marketing culturale. Valorizzazione di istituzioni culturali. Strategie di promozione
                  del territorio, Milano, 2006, pagg. 20 ss.

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