Page 43 - Rassegna 2022-3_Inserto_2
P. 43

IL METODO OPERATIVO




               3.  L’archivio e la sistemazione dei dati
                    Un ulteriore, irrinunciabile requisito per l’impiego della logica operativa
               descritta era costituito dalla qualità dell’archivio; vale a dire, dalla capacità di rac-
               cogliere e ordinare qualsiasi elemento conoscitivo, quale che fosse il modo in
               cui lo si era acquisito. Così da renderlo sempre rintracciabile e disponibile. Al
               giorno d’oggi, per svolgere tale compito in maniera completa e soddisfacente
               abbiamo a disposizione computer e software altamente sofisticati. All’epoca, invece,
               la disciplina dei dati richiedeva una gestione manuale e cartacea.
                    Di norma, una nostra indagine comportava il monitoraggio, tramite le attività
               più diverse, di svariate persone e situazioni (collettivi, classi scolastiche, abitanti di un
               determinato indirizzo, eccetera) che, per qualsiasi motivo, fossero in relazione con
               l’ambiente o i soggetti di interesse.  Per avere costantemente sotto controllo la situa-
               zione, mi servivo di cartelloni, su cui riportavo personalmente i dati che emergevano
               via via dalle indagini. Il “cartellone” aumentava di dimensioni con il progredire delle
               operazioni. Utilizzavo un sistema di assi cartesiani: sulle ascisse venivano collocati i
               nominativi delle persone “attenzionate”, sempre indicate con un nomignolo , sulle
                                                                                     (5)
               ordinate le date degli incontri; era così possibile rilevare la cosiddetta “intensità di
               comportamento” di ciascuno dei soggetti censiti e la loro sfera di azione.



























                Manifestazione di militanti dell’Autonomia Operaia “con le tre dita della mano alzate” a forma di pistola
                                 (Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Autonomia_Operaia)


               (5)   I nomignoli, al pari dei nomi di battaglia dei terroristi di cui venivamo a conoscenza, erano ripor-
                    tati su registri accuratamente custoditi per ovvie ragioni di riservatezza, i quali, a loro volta, riman-
                    davano a un fascicolo o a un cartellino di riferimento. Per i motivi di particolare riservatezza sud-
                    detti poteva accadere che alcuni nominativi reali non fossero noti a tutto il personale della Sezione.

                                                                                         41
   38   39   40   41   42   43   44   45   46   47   48