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IL METODO OPERATIVO




                    Il “nuovo” orientamento, di conseguenza, era quello di intervenire con arre-
               sti e azioni di contrasto solo su una parte della realtà eversiva individuata, al fine
               di mantenere intatto un “contatto informativo” con il resto del gruppo, garanten-
               dosi la disponibilità di elementi conoscitivi utili per attuare successive operazioni
               più mirate e destabilizzanti.


               2.  I servizi di OCP (osservazione, controllo e pedinamento)
                    Fra tutte le attività, quella che consentiva di rendere concreta l’ipotesi ope-
               rativa, una volta formulata, era il pedinamento: veniva preparato con grande
               cura, prestando la massima attenzione a tutti i dettagli: abbigliamento del per-
               sonale, omogeneità delle coppie, assegnazione del tipo di automezzo.
                    L’efficienza degli apparati radio era essenziale; questi, infatti, erano lo stru-
               mento principale per poter agire senza essere individuati, eventualità che avreb-
               be vanificato il lavoro di mesi e, il più delle volte, compromesso l’intera opera-
               zione. Quando l’organizzazione scopriva che un militante era pedinato, infatti,
               reagiva “congelandolo” immediatamente, oppure spingendolo alla clandestini-
               tà, spesso in un altro contesto territoriale.


































                 Il simbolo adottato dalle «Brigate Rosse», organizzazione terroristica italiana di estrema sinistra


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