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LEADERSHIP E DISIMPEGNO MORALE
sull’azienda, anzi spesso manipolano gli altri per ottenere ciò che desiderano,
causando un forte malessere psicologico nei loro sottoposti.
Questo malessere psicologico, insieme al fatto che il leader psicopatico
tende a non considerare le opinioni altrui prima di prendere una decisione, può
indurre le persone a pensare di non essere valorizzate all’interno dell’organiz-
zazione, a tal punto che non si impegnano al successo della stessa, favorendo
lo sviluppo di comportamenti devianti; i dipendenti, quindi, non potendo rea-
gire contro il leader, finiscono col danneggiare l’organizzazione.
La prima ipotesi dello studio, perciò, è che la percezione della psicopatia
del leader sia positivamente associata con la devianza organizzativa dei dipen-
denti.
D’altro canto, in un ambiente lavorativo considerato psicologicamente
sicuro risulta più semplice tollerare gli errori, chiedere aiuto, incoraggiare gli
altri, riportare i problemi e proporre nuove idee e opinioni al gruppo.
Alcuni studiosi hanno dimostrato che anche questo aspetto può dipendere
dai tratti del leader, il quale, se mostra apertura mentale e disponibilità, è in grado
di facilitare la presenza del senso di sicurezza psicologica dei dipendenti, i quali
si sentono liberi di esprimersi, poiché percepiscono che il leader possa gradire il
loro intervento durante i processi decisionali e accogliere le loro richieste nei
momenti di bisogno.
Al contrario, un leader psicopatico risulta, talvolta, crudele e calunnioso, a
meno che i dipendenti non gli tornino utili per ottenere il suo obiettivo. In que-
st’ultimo caso, infatti, egli si mostra gentile e allegro, fino al momento in cui ciò
cessi di apparire vantaggioso. Pertanto, gli autori presumono che la psicopatia
del leader sia negativamente correlata con il senso di sicurezza psicologica dei
dipendenti.
Un basso senso di sicurezza psicologica, inoltre, è un’altra causa della
devianza organizzativa, poiché induce la persona a non identificarsi con l’orga-
nizzazione e ad adottare, quindi, condotte antisociali. Il disimpegno morale dei
dipendenti, infine, viene presentato come un fattore di moderazione della rela-
zione tra psicopatia del leader e il senso di sicurezza psicologica.
Infatti, se i dipendenti manifestano livelli bassi di disimpegno morale, è
probabile che, sebbene subiscano gli effetti negativi della psicopatia del leader,
cerchino di non attuare condotte devianti, poiché andrebbero contro i loro
princìpi; di contro, se i livelli di disimpegno morale dei dipendenti sono alti, più
probabilmente essi percepiscono un senso di sicurezza psicologica minore e
tendono, dunque, a cedere alle manipolazioni del leader, attuando comporta-
menti devianti più gravi a livello organizzativo.
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