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DOTTRINA
Alla luce delle considerazioni riportate e delle ipotesi avanzate, Erkutlu e
Chafra propongono un modello di “mediazione moderata”, secondo il quale la
psicopatia del leader influenza la devianza organizzativa dei dipendenti, attraverso
la mediazione della sicurezza psicologica, mentre il disimpegno morale modera
la relazione tra psicopatia del leader e la sicurezza psicologica dei dipendenti.
Questo modello è stato testato su un campione di 611 infermieri e infermiere
provenienti da nove ospedali universitari della Turchia, di età media pari a tren-
tuno anni, di cui l’86 per cento erano donne. Nello studio, la figura del leader era
il capo degli infermieri.
Gli autori hanno scelto il contesto sanitario perché sia nel pubblico sia nel
privato vi sono dinamiche di potere e prestigio e, poiché gli psicopatici sono
innegabilmente attratti da questi fattori e hanno successo grazie alle loro abilità
manipolatorie, secondo Erkutlu e Chafra, l’ampiezza del contesto offriva delle
possibilità di individuarne un buon numero. I dati offerti dai risultati confermano
chiaramente le ipotesi e, di conseguenza, il modello proposto. La psicopatia del
leader, quindi, è in grado di abbassare il senso di sicurezza psicologica dei dipen-
denti, i quali, soprattutto nel caso in cui presentino un forte disimpegno morale,
tendono ad attuare comportamenti devianti a livello organizzativo.
Questa ricerca, oltre a confermare ulteriormente il fatto che un basso
disimpegno morale permette alle persone di non essere influenzate negativa-
mente dagli altri in modo tale da non commettere atti immorali, evidenzia i
rischi causati dalla presenza di un individuo psicopatico nelle posizioni di leader-
ship; gli autori, pertanto, suggeriscono che gli ambienti organizzativi dovrebbero
prendere delle misure preventive verso la psicopatia, per esempio creando
ambienti sicuri, nei quali le norme vengono seguite, le idee vengono condivise
e i bisogni vengono ascoltati, rendendo più difficoltoso, per un individuo psi-
copatico, manipolare gli altri a proprio vantaggio e indurli a comportamenti
devianti .
(32)
Le suddette ricerche mettono in evidenza l’importanza del ruolo che una
leadership disimpegnata moralmente ricopre nell’influenzare il comportamento
dei seguaci e dei sottoposti, soprattutto nei casi in cui il disimpegno morale è
facilitato dalla psicopatia.
Attraverso le sue abilità manipolatorie, infatti, un leader, il cui unico inte-
resse è il potere e/o l’arricchimento personali, è in grado di condizionare le per-
sone che interagiscono con lui in modo tale che agiscano immoralmente e lo
aiutino a raggiungere i suoi obiettivi; ciò può avvenire sia perché il leader inganna
i subordinati, nascondendo loro il problema etico, sia perché non li fa sentire
(32) ERKUTLU e CHAFRA, 2019, cit.
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