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EFFETTI ETICO-NORMATIVI NEL GIURAMENTO MILITARE
chi prima era solo cittadino ed ora anche un militare. Così, la situazione giuri-
dica soggettiva di chi è titolare di un diritto troverà piena soddisfazione allor-
quando il diritto di cui si è detentori verrà soddisfatto. È ben nota la differenza
tra diritti assoluti e diritti relativi, per cui i primi non necessitano del contributo
altrui per il loro appagamento, in quanto assoluti , tra questi il diritto di pro-
(7)
prietà, diritto assoluto per definizione; mentre i cosiddetti diritti relativi neces-
sitano, differentemente dai primi, del contribuito di altri, come nel caso del rap-
porto obbligatorio, rapporto che sottende il diritto di credito, questa volta dirit-
to relativo per eccellenza.
Dunque nell’ultimo esempio il creditore sarà titolare di un diritto di credi-
to che vanterà nei confronti del debitore che, a sua volta, nei confronti del cre-
ditore sarà in una situazione giuridica soggettiva di obbligo.
Per quanto attiene il militare e in particolare la figura del Carabiniere si
ricorda che le funzioni rivestite hanno ad oggetto la tutela e l’interesse della
comunità, pertanto la situazione giuridica soggettiva di cui è investito è inevita-
bilmente condizionata dalla presenza di terzi. Proprio questi ultimi sono i citta-
dini italiani che vantano nei confronti delle pubbliche amministrazioni, e di chi
svolge pubbliche funzioni, situazioni giuridiche soggettive di “legittima aspetta-
tiva” e di “interesse legittimo”, e proprio queste ultime situazioni giuridiche
soggettive, differentemente dai diritti, ai quali propriamente si oppongono gli
obblighi, hanno quali rispettive e fisiologiche controparti il “dovere” e la “sog-
gezione”.
Più nel dettaglio l’interesse legittimo rappresenta una situazione di vantag-
gio che si pone a ridosso dell’interesse pubblico e che rivela nella maniera più
compiuta quella possibile area di sovrapposizione e di possibile divergenza tra
esigenza individuale ed esigenza della comunità. L’interesse legittimo designa
l’aspirazione dell’individuo a una modificazione della propria sfera giuridica o
alla sua conservazione condizionata da un intervento provvedimentale della
pubblica amministrazione, che potrebbe fisiologicamente condurre alla delusio-
ne dell’interesse individuale. Il riconoscimento di tale interesse si rivela, quindi,
diverso da quello attuato con il diritto soggettivo, dal momento che la sua rea-
lizzazione non dipende dall’autodeterminazione del titolare ma dal concorso di
un provvedimento amministrativo in grado di esprimere la compatibilità del-
l’aspirazione individuale con l’interesse generale.
a sua volta, qualora vi sia data attuazione concreta da parte del destinatario, può produrre
una modificazione anche del precedente stato di fatto: es. il possessore che sia stato spoglia-
to, dopo aver ottenuto l’ordine di reintegrazione da parte del giudice, può rimettersi nel pos-
sesso della cosa(art. 1168 c.c.).
(7) Dal latino absolutus (participio passato di absolv re ossia “sciogliere”) che significa “sciolto”,
nel senso di privo di legami, indipendente.
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