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EFFETTI ETICO-NORMATIVI NEL GIURAMENTO MILITARE
alla figura del “Guerriero” una serie di indici comuni o simili, e comunque
orientati ad un’idea di guerriero non solamente frutto dei processi sociali e
ambientali, ma più aderente ad un’idea precostituita, capace di incarnare tutte
quelle caratteristiche che i più trovano confacenti a questa figura. Pertanto, a
titolo d’esempio, non potremmo che definire il guerriero, nell’ideale collettivo,
come un individuo forte, valoroso, tenace, coraggioso, ardito, impavido, intre-
pido e così via. Invece, immediatamente comprenderemmo come in alcune cir-
costanze il giudizio d’essenza sia inscindibile dall’accezione di persona di cui
trattiamo, perché, se diversamente definissimo guerriero colui che è codardo,
pusillanime, timoroso, pauroso, pavido e meschino, difficilmente potremmo
figurare come sia possibile che questi alla stregua del guerriero prima descritto
possa compiere le medesime azioni.
In verità, sono i comportamenti che definiscono gli individui e di certo è
proprio dalle differenze dei comportamenti che assumiamo che facilmente
distinguiamo ciò che è virtuoso da ciò che non lo è, così perseverando ricon-
duciamo quei comportamenti virtuosi a determinate persone e quelli meno vir-
tuosi ad altre. Tale ragionamento potrebbe indurre in errore, sembrando frutto
di ragionamenti artificiosi, ma in realtà ci permette di sostenere con estrema
chiarezza come un Carabiniere sia tale non solo perché indossa l’uniforme,
quanto, piuttosto per i comportamenti che assume e le azioni che compie, tutte,
ugualmente richieste da una scelta primigenia di aderire a un’impronta morale
che si fa propria prestando giuramento.
Da ultimo, nel definire il guerriero valoroso asserendo il “guerriero è valo-
roso” non possiamo sottrarci dallo statuire altresì che il “guerriero deve essere
valoroso”, proprio alla luce di quanto abbiamo espresso. Alla stregua del guer-
riero possiamo parlare del Carabiniere che giurando di adempiere con disciplina
ed onore tutti i doveri del suo stato, ovvero lo status di militare, non possiamo
che sostenere che il Carabiniere è rispettoso della disciplina e della gerarchia e
non può non esserlo, pertanto deve essere rispettoso delle stesse.
Tanto possiamo estenderlo a tutte le singole voci che caratterizzano pro-
priamente lo status militis.
3. Il piano della Storia
Il primo giuramento militare di cui si ha memoria, è raccontato da Tito
Livio in un suo scritto, si tratta di un antico giuramento sannita, che risale al 293 a.C.
in una valle del Sannio indicata col nome di Aquilonia, in seguito ad un bando
di leva, in vista di quella che sarà la seconda guerra sannitica contro Roma, vi
sono raccolti circa sessantamila uomini.
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