Page 112 - Rassegna 2022-1_2
P. 112

DOTTRINA




                  Gli ostacoli e le incomprensioni che incontra nel suo “sforzo di valere”
             possono portarlo al crimine, l’occasione per compensare la propria inferiorità e
             per accentrare su di sé l’attenzione generale . Il legame tra devianza e antiso-
                                                       (73)
             cialità viene esaminato da Bowlby che evidenzia come la carenza di affetto da
             parte delle figure genitoriali o un loro atteggiamento eccessivamente severo e
             punitivo, possa causare nel figlio conflitti non risolti e sensi di colpa tali da con-
             durlo al comportamento deviante . La teoria eziologica della delinquenza indi-
                                             (74)
             viduale inconscia di Johnson e Szurek parte proprio da questo assunto, cioè dal
             presupposto che il modo di essere antisociale del minore sia inconsciamente
             incoraggiato  e  sanzionato  dai  genitori,  che  ottengono,  attraverso  l’agire  del
             figlio, soddisfazione per i loro impulsi proibiti. Infatti, la inconscia approvazione
             e  l’incoraggiamento  indiretto  da  parte  dei  genitori  possono  essere  una  delle
             cause della condotta antisociale. A. M. Johnson in Juvenile Delinquency fa notare
             come in certi casi i genitori incoraggiano una particolare condotta antisociale e
             in questo modo ne ottengono indirettamente soddisfazione .
                                                                      (75)
                  Le condotte antisociali per lo sfogo di impulsi proibiti dei genitori si rico-
             noscono a volte per il chiaro atteggiamento di approvazione di questi ultimi,
             rilevabile nel raccontare in modo dettagliato «le imprese» del figlio, come se ne
             fossero affascinati, salvo poi rimproverarlo e punirlo. Secondo Johnson e Szurek,
             con il processo di soddisfazione vicariante si possono spiegare solo le manife-
             stazioni di delinquenza individuale, a opera di giovani appartenenti alle classi
             sociali agiate, mentre appare più difficile interpretare le condotte di delinquenti
             appartenenti a bande per i quali le motivazioni sono di diverso tipo.
                  Anche  secondo  Mailloux,  sostenitore  della  cosiddetta  “psicologia  della
             pecora nera”, l’origine delle condotte delinquenziali di un ragazzo sarebbero
             legate all’immagine negativa che i genitori hanno di lui .
                                                                 (76)
             (73)  S.  FREUD,  A.  ALDLER,  C.G.  JUNG,  Psicoanalisi  e  filosofia,  a  cura  di  A.  CRESCINI,  La  Scuola,
                  Brescia, 1983, pag. 118; A. DELL’ANTONIO, La famiglia, in Ragazzi di mafia, ed. F. Angeli,
                  Milano, 1993, pag. 204.
             (74)  J. BOWLBY (1969), Attaccamento e perdita, Vol. 1: L’attaccamento alla madre. Tr. it. Boringhieri,
                  Torino, 1972. L’Autore ha elaborato la teoria dell’attaccamento. Ritiene che l’interazione anti-
                  sociale sia determinata dalla perdita dell’oggetto d’amore e del relativo attaccamento che
                  struttura il rifiuto di legami affettivi nel timore di riperderli. La perdita dell’oggetto impedisce
                  al bambino di far “durare l’immagine buona protettiva e quindi di tollerare le inevitabili fru-
                  strazioni nella soddisfazione dei suoi desideri determinando difficoltà adulte di adattamento
                  e ricercando” secondo Debuyst “compensazione nel possesso di cose materiali”.
             (75)  A. BALLONI, Criminologia in prospettiva, Clueb, Bologna, 1983, “La personalità psicopatica del-
                  l’età adulta, a volte, non è altro che la maturazione di un figlio cresciuto con difetti nell’ambito
                  della coscienza etica, che poi si trova sul banco degli imputati per furto, violenza o peggio.
                  Lo studio di tali personalità mette infatti in evidenza, assai spesso, l’appoggio disonesto che
                  i genitori hanno fornito al giovane che ha trasgredito contro l’altrui proprietà”.
             (76)  Oltre al giudizio degli altri, la formazione dell’identità personale è influenzata anche dalla

             110
   107   108   109   110   111   112   113   114   115   116   117